Dipendenze, solitudine: nasce a Rosolini il “Numero che ti Ascolta” per chiedere aiuto anche in modo anonimo
Chiedere aiuto può salvare la vita: la propria e quella delle persone che amiamo. Può salvarla quando la dipendenza dall’alcol, dalla droga, dal gioco d’azzardo o dai videogiochi, ci inducono a non vedere più una via d’uscita; può salvarla quando il senso di solitudine – il nostro o quello dei nostri figli o nipoti – ci risucchia come in un vortice buio di sconforto, paura, rassegnazione.
Non sempre chiedere aiuto è facile, e molto spesso anzi si prova pure vergogna, si è restii a parlarne: forse, perché si ha paura di non trovare nessuno che ha davvero voglia di ascoltare e protendere la mano, senza giudicare.
Ma con questo nobile, altissimo, fine – quello dell’ascolto, del supporto e dell’aiuto– nasce a Rosolini IL NUMERO CHE TI ASCOLTA.
È il 353 3489200, un numero al quale si può scrivere se si ha bisogno di superare una dipendenza, di parlarne semplicemente, o se serve un aiuto per un amico o un familiare. Nessun giudizio, solo tanto ascolto e supporto per riuscire a farcela.
Cosa fare? Basta scrivere, anche in maniera anonima, un messaggino Whats App al 353 3489200. Nessuna telefonata. Dopo il messaggio inviato, sarete ricontattati con assoluta discrezione ed estrema riservatezza, per un appuntamento per essere ascoltati.
Chi c’è dietro questo progetto?
L’idea di questo importantissimo progetto nasce dalla collaborazione di Don Luigi Vizzini, Don Alessandro Blandino, Rosy Gradante, Vanni Baglieri e Guglielmo Puzzo.
“Ascoltando, conoscendo e assistendo a tante situazioni – dice Don Luigi – abbiamo deciso di metterci insieme per supportarci tra di noi e per essere di supporto alla nostra città. Non abbiamo grandi pretese, siamo semplici cittadini che desiderano essere utili, tendere la mano a chi si trova nel bisogno. Il Numero che ti Ascolta nasce dal desiderio di offrire un servizio alla nostra città e a tutti coloro che sono coinvolti in qualsiasi forma di dipendenza. Giovani, famiglie, tutti coloro che purtroppo tante volte si ritrovano in una stato di totale solitudine a dover scalare una montagna. E la solitudine in questo scoraggia molto, fa perdere la speranza e fa venir voglia di tirare i remi in barca. La nostra iniziativa, dato che a ognuno di noi è capitato di conoscere queste situazioni, è estremamente rispettosa della sofferenza delle persone, della loro dignità. Non per questo abbiamo voluto tenere in considerazione l’anonimato per coloro che ci contatteranno e avranno bisogno di essere ascoltati. Vogliamo anche sfatare il sentimento della vergogna che purtroppo si prova in queste situazioni. Quando qualcuno aiuta un altro non è perchè è migliore, ma perchè in quel preciso momento è nelle condizioni di poterlo fare e come una grande famiglia, ci si aiuta”.
Rosy Gradante e Vanni Baglieri già da tempo collaborano con la realtà Nuovi Orizzonti, comunità di Montevarchi che ha aiutato tantissimi giovani a superare le dipendenze. Un team della comunità, su idea di Rosy, ha più volte portato la sua missione di sensibilizzazione a Rosolini, parlando ai giovani nelle scuole ma anche nelle piazze. “Ci siamo chiesti, assieme a Rosy, – dice Vanni Baglieri- come potevamo fare per dare seguito a queste iniziative di sensibilizzazione e ascolto perchè ci siamo resi conto, dopo queste missioni, che ci sono molti giovani e molte famiglie che chiedono aiuto o che vorrebbero chiederlo ma non sanno come fare. Così abbiamo pensato di creare questo numero, un segnale affinché chiunque abbia bisogno, anche nel totale anonimato, possa contattarci”.
A Vanny, Rosy, Guglielmo, Don Luigi e Don Alessandro, si affianca anche un team di professionisti. Ognuno con la propria competenza potrà indirizzare chi chiede aiuto a seconda della problematica.
“Faccio parte di una di quelle famiglie che ha vissuto questa difficoltà– racconta Rosy Gradante. Finchè le cose non accadono a noi in prima persona, le vediamo in modo diverso, con distanza, e pensiamo che sono problemi che non ci toccheranno mai. Purtroppo non è così, ma vogliamo far sapere, forte dell’esperienza che ho vissuto con la mia famiglia, che non ci sono situazioni insormontabili, che si può superare tutto e si può tornare a vedere la luce in fondo al tunnel. Basta solo trovare le persone giuste, i contatti giusti, basta trovare anche semplicemente qualcuno che ti ascolti senza giudicare, ma solo per protendere la mano. Noi non abbiamo la soluzione a tutto, ne avremo qualcuna, ma è molto meglio che non averne nemmeno una. Siamo qui. Non abbiate paura di chiedere aiuto” – ha concluso Rosy.
L’anonimato è assolutamente garantito. Basta un messaggio al 353 3489200 per riaccendere la speranza e riacquistare fiducia.
Enrica Odierna
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