Diabete tipo 2. Migliorare la malattia mangiando bene
Il diabete mellito di tipo 2 è di gran lunga la forma di diabete più frequente, nel 2016 sono oltre 3 milioni in Italia, le persone che dichiarano di essere affette da diabete, il 5,3% dell’intera popolazione (Fonte: Istat).
I principali fattori di rischio sono:
– Obesità (BMI maggiore o uguale a 30 kg/m2 per il DM2)
– Inattività fisica.
– Ipertensione (PAS maggiore o uguale a 140 mmHg e\o PAD maggiore o uguale a 90mmHg)
– Colesterolo HDL (minore o uguale a 35 mg/dl)
– Trigliceridi (maggiori o uguali a 250 mg/dl).
Ridurre il peso e fare attività fisica è sempre la cosa migliore, ma in questo caso non basta. Bisogna saper scegliere gli alimenti in base all’indice glicemico. Ma cosa è IG? L’Indice Glicemico rappresenta la capacità dei carboidrati contenuti in un alimento di innalzare la glicemia e quindi il carico di zuccheri nel sangue; tanto più un carboidrato è digeribile (es. zuccheri o amidi) maggiore è l’aumento rapido della glicemia (IG alto), viceversa alimenti che contengono amidi ridotti e maggiore fibra (es. frutta poco matura, cereali integrali e fibra) riducono l’innalzamento repentino della glicemia nel sangue (IG basso). Saper scegliere gli alimenti a basso Ig, ridurre le calorie giornaliere, fare movimento e scegliere la “dieta mediterranea” migliora la salute e il benessere di questi pazienti.
Affidarsi alle cure di un professionista della nutrizione può ridurre il carico del trattamento farmacologico e addirittura nei casi meno gravi sospenderlo totalmente.
Allora non aspettare, prenota un appuntamento.
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Dott.ssa Graziana Fava
BIOLOGO NUTRIZIONISTA
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