Dai grappoli d’uva al mosto, il “Calleri” di Rosolini fa lezione agli istituti comprensivi della città
Trasformare i grappoli d’uva in mosto, una lavorazione che gli studenti dell’Istituto Agrario di Rosolini conoscono molto bene. Ed oggi la scuola di via Meli ha voluto aprire le porte agli istituti comprensivi per mostrare e spiegare tutte le vari fasi della lavorazione dall’uva al mosto.
Stamattina primo istituto a far visita al “Calleri” è stato l’istituto comprensivo “Santa Alessandra” del dirigente Salvo Lupo. Si proseguirà con l’istituto “De Cillis” del dirigente Giovanni Di Lorenzo per concludere domani mattina con la “D’Amico” della dirigente Maria Chiara Ingallina.
Ad accogliere gli alunni degli istituti comprensivi lo staff di docenti del “Calleri”, con in testa il responsabile Nino Incatasciato, coadiuvato dagli studenti che con l’arrivo dell’autunno sono in “fermento” per le attività da svolgere con l’uva.
“Siamo ritornati nella normalità -dice Nino Incatasciato-, e oggi stiamo espletando le operazione di vendemmia nella nostra scuola. Dedicheremo tutta la giornata agli istituti comprensivi di Rosolini che verranno a visitare i nostri locali per costatare le operazioni di trasformazione dell’uva in vino. Potranno vedere quali sono i macchinari che vengono utilizzati, dalle prime operazioni di raspatura, alla torchiatura e alla preparazione del mosto. Assaggeranno il mosto e non solo; anche prodotti tipici locali come la mostata e i purcidduzzi”.
Una bella esperienza formativa per i nostri ragazzi alla scoperta delle nostre tradizioni e dei prodotti che la nostra terra ci offre.