Dad, Spadola unico sindaco a contravvenire all’ordinanza di Musumeci: “Vi spiego perché”

Dad, Spadola unico sindaco a contravvenire all’ordinanza di Musumeci: “Vi spiego perché”

L’ordinanza di Musumeci che ha disposto il rientro a scuola in presenza anche nei Comuni in zona “Arancione”, non ha scalfito il progetto “rientro a scuola sicuro” adottato dal sindaco di Rosolini Giovanni Spadola.

Oltre al “tampone day” che sarà effettuato per tutta la giornata di domenica 23 gennaio, rivolto a tutti gli studenti di ogni ordine e grado della città, il sindaco Spadola ha predisposto la sanificazione degli istituti scolastici che verrà effettuata nella giornata di sabato 22 gennaio.

“Voglio ricordare ai cittadini -dice Spadola-, che il progetto di rientro a scuola sicuro era in programma per il 10 gennaio. Era stato prevista la sanificazione per l’8 gennaio e “tampone day” il 9 gennaio. Poi la Regione ha chiuso tutto per tre giorni, lasciando ai sindaci la discrezionalità di istituire la Dad nei Comuni più a rischio contagi”.

L’altro ieri, però, nuova disposizione del presidente Musumeci che obbliga il rientro a scuola in presenza anche nei Comuni in zona Arancione con un monito ben chiaro: “La mancata osservanza degli obblighi di cui alla presente ordinanza -si legge-, comporta le conseguenze sanzionatorie previste dalla legge”.

E mentre tutti i Comuni in zona “Arancione” riaprono le scuole in presenza, Spadola insiste convinto della bontà del suo progetto.

“La mia non è una sfida contro nessuno -dice Spadola-. Semplicemente è la volontà di portare a termine un progetto ben strutturato che era stato programmato sin dal mese di dicembre per la tutela della salute pubblica. Ho sempre rispettato tutte le ordinanze ma non posso cancellare tutti gli sforzi fatti per due giorni in più di dad”.

Che effetto fa essere rimasto l’unico sindaco della provincia di Siracusa con la Dad? “Sul rientro a scuola ho avuto le idee chiare da subito, contattando la ditta di sanificazione e acquistando, assieme alla Pharmintek 4.000 tamponi da utilizzare in maniera gratuita per tutti gli studenti e personale scolastico. È stato sempre tutto pronto, ma poi è stato bloccato dalla Regione. Oggi a Rosolini abbiamo oltre 600 casi, mai avuti in città tutti questi contagi dall’inizio della pandemia. Mi sento in dovere di prendere tutte le precauzioni e lo faccio per i cittadini, non certo per uno sfizio personale. Sarò sanzionato per questo? Non lo so, ma ricordo che le scuole a Rosolini sono aperte, non chiuse, e faranno due giorni in più di didattica a distanza. Penso che i veri problemi della scuola siano altri come il ripristino dei riscaldamenti lasciati abbandonati per troppo tempo. Noi abbiamo sempre avuto tutto pronto per un rientro a scuola in sicurezza e sarebbe un controsenso non poterlo attuare”.

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