Da Milano a Rosolini in bici per “Apepazza”, il “Giro d’Italia” alla rovescia di Federica Balliano
Si è concluso questa mattina a Rosolini il “Giro d’Italia” tutto personale di Federica Balliano, 38enne milanese, partita lo scorso 10 maggio da Milano per giungere in Sicilia con l’obiettivo di promuovere il marchio di scarpe “Apepazza”. Ad attenderla a Rosolini, in via Gonzaga, lo staff al completo di “Impronta”, uno dei tanti negozi d’Italia in cui si vende il marchio “Apepazza”.
Un viaggio non semplice ma motivante, affascinante e divertente, dove si rimane da soli a contatto con la strada, le bellezze e i panorami mozzafiato del nostro Bel Paese.
Tempo di percorrenza: 18 giorni. Da Milano a Roma attraversando la via Francigena, toccando città come Lucca, Crema e Viterbo. Poi una discesa “veloce” in treno fino a Messina: “Purtroppo da Roma in giù non ci sono percorsi adatte alle bici -dice Federica-. In Sicilia, invece, ho percorso le strade normali… ed è stato stressante -sorride- sentire di continuo i clacson delle automobili”.
Un viaggio organizzato in pochi giorni e Federica non ha avuto dubbi nell’affrontarlo nonostante fosse la sua prima esperienza del genere. “Dovevo venire in Sicilia per un corso di Yoga in una masseria tra Rosolini e Pachino e quando “Apepazza” mi ha proposto questo viaggio in bicicletta non ho avuto dubbi -conclude-. La sera ho dormito nei vari ostelli che si trovano lungo la via Francigena. È chiaro che prima di partire ho memorizzato tutte le tappe allineandole con le città in cui era presente un negozio “Apepazza”. Non ho mai avuto dubbi o ripensamenti. È stata una esperienza unica, indimenticabile, e sono veramente felice di averla portata a termine”.
A Rosolini Federica è stata accolta tra foto ricordo, ristori e abbracci in via Gonzaga. «Abbiamo atteso con ansia il suo arrivo e siamo felici di essere state inserite in questo tour di “Apepazza”».
Adesso Federica rimarrà qualche altro giorno in Sicilia, immersa nella natura, tra corsi di yoga e sapori che solo il nostro territorio può offrire. E quando gli chiediamo se ritornerà in bici a Milano, ci risponde: “Mi aspetta un viaggio in treno”.