Da 35 a 15 euro, il consiglio si abbassa il gettone. Di Grande (Pd): “La giunta prenda esempio”

Da 35 a 15 euro, il consiglio si abbassa il gettone. Di Grande (Pd): “La giunta prenda esempio”

Il minimo era 35 euro, ma lunedì era i consiglieri comunali hanno votato una proposta del consigliere del Pd Salvo Di Grande, di abbassare ulteriormente il gettone di presenza portandolo al “prezzo politico” di 15 euro per ogni seduta e ogni commissione consiliare. Un risparmio in bilancio di circa 12 mila euro che è stato destinato per rimpinguare i debiti fuori bilancio.

A parlare è adesso il consigliere Salvo Di Grande che si augura che la giunta comunale “segua l’esempio del consiglio e si comporti di conseguenza”: “Ieri sera si è riunito il consiglio comunale –dice Di Grande-. Tra i punti all’ordine del giorno quello che mi premeva particolarmente, e per il quale lotto da anni, era la questione relativa alla riduzione del gettone di presenza dei consiglieri. Proposta più volte da me presentata, ma costantemente bocciata. D’altra parte, bisogna pur dirlo, siamo troppo abituati a fare politica per la cura dei nostri interessi personali dimenticando di essere a servizio della collettività e dei nostri concittadini in particolare. Il famoso gettone di presenza che negli anni ha costituito tema di confronto, non mi sembra cambi le condizioni economiche di vita dei consiglieri comunali. Non sto qui a fare polemica e puntare il dito contro nessuno. Non è il luogo adatto né l’occasione opportuna. Ma ieri sera nell’ambito dei lavori del Consiglio Comunali siamo finalmente riusciti, almeno in parte, nell’impresa lungamente perseguita. Siamo riusciti infatti a ridurre il gettone di presenza da 35 a 15 euro. Ciò, a mio parere è un segnale significativo per tutti. La politica, bisogna ricordarlo con responsabilità, deve essere missione per un servizio alla comunità e ai suoi bisogni. Questo deve essere chiaro in qualsiasi momento, e non solo nei momenti di crisi come quello attuale. Mi auguro che l’amministrazione possa prendere esempio da ciò, e comportarsi di conseguenza. Per anni in seno al Consiglio Comunale ci siamo confrontati sull’opportunità di istituire un fondo destinato ai viaggi della speranza, alle persone svantaggiate, ai disabili, alla chiesa, alle scuole. Un fondo gestito in maniera trasparente dal consiglio. Ma ad oggi tutto è rimasto chiacchere e desideri. Ieri finalmente abbiamo raggiunto, almeno in parte, un obbiettivo. Mi sono sempre battuto per l’abolizione totale del gettone di presenza. Ma inutilmente; pertanto mi ritengo soddisfatto del risultato ottenuto. I grandi cambiamenti avvengono a poco a poco. Per noi consiglieri comunali il gettone di presenza non cambia la vita, ma se cumulato e utilizzato per i tanti bisogni dei nostri concittadini si pone come chiaro segnale delle istituzioni nei confronti dei vari bisogni. Ricordiamoci che sono stati i consensi e la fiducia dei cittadini a darci la possibilità di sedere in questi scranni”.

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