Covid, Musumeci: “In Sicilia la scuola resta chiusa per altri 3 giorni”, si riapre giovedì 13 gennaio
In Sicilia prolungate le vacanze di Natale agli studenti di ben tre giorni: in classe non si tornerà prima di giovedì 13 gennaio.
Questo è l’esito della task force di questa mattina tra Regione, sindaci, presidi, rappresentanti degli studenti. Il governo regionale rinvierà la riapertura delle scuole di tre giorni per consentire di verificare tutti gli aspetti organizzativi e mercoledì è prevista un’altra riunione della task force.
“Ho ritenuto di modificare il calendario scolastico 2021-2022 -scrive Nello Musumeci nella sua pagina social-, riducendone di tre giorni la durata originariamente prevista, pur sempre nel rispetto del numero minimo di giornate scolastiche. Pertanto il rientro a scuola, inizialmente previsto per lunedì 10 gennaio, avverrà in Sicilia il successivo giovedì 13. In ogni caso, la task-force regionale sarà riconvocata per mercoledì 12 gennaio”.
In questi tre giorni non si ricorrerà quindi alla dad. Didattica a distanza che, invece, a Rosolini, inizierà da giovedì, giorno in cui entrerà efficace l’ordinanza del sindaco Giovanni Spadola.
“Al termine della riunione della task-force per la scuola -aggiunge Musumeci-, registro la unanime posizione di rettori, dirigenti scolastici, rappresentanti sindacali e delle associazioni familiari, che ci chiedono di farci interprete presso il governo nazionale della necessità di rivedere la attuale posizione sulla possibile scelta della didattica a distanza come strumento di accompagnamento temporaneo verso la piena didattica in presenza. Lo abbiamo già fatto nei giorni scorsi e fino a ieri sera. Frattanto, la sensibilità che è stata evidenziata anche dai sindaci della Sicilia, non può lasciarci immobili, ma non possiamo neppure alimentare un inutile conflitto con il governo centrale che ha già annunciato di volere impugnare decisioni in contrasto con la legislazione vigente”.
Il presidente della Regione poi conclude: “Abbiamo adottato la soluzione più ragionevole, giuridicamente compatibile, che tiene conto della decisione di tutti: quella di utilizzare i nostri poteri di autonomia primaria sul calendario scolastico consentendo uno slittamento dell’apertura delle scuole di alcuni giorni, fino ad un massimo di cinque. Questo lasso di tempo ci permette di cogliere lo stato di andamento della pandemia e consente alle scuole e al sistema sanitario di prepararsi a realizzare gli obiettivi condivisibili posti dal governo centrale. Ringrazio gli assessori Roberto Lagalla e Ruggero Razza per l’impegnativo e non facile lavoro delle ultime ventiquattr’ore”.