Covid a Rosolini, saltano gli eventi di capodanno di molti privati: “Evitiamo il rischio del contagio”
Dopo “Macina”, non si contano più le attività del territorio che hanno scelto in via precauzionale di annullare tutti gli eventi, feste e cenoni, previsti per questo capodanno.
A stupire sono soprattutto i ristoranti e le pizzerie, come Helorium e Binario 1, che avrebbero potuto restare aperti offrendo la cena al tavolo ai loro clienti, nel massimo rispetto delle norme covid, come ogni sera. Ma “visto l’aumento esponenziale del numero dei contagi nella nostra città” – scrivono – “abbiamo scelto di annullare la cena di capodanno garantendo però il servizio d’asporto‘”.
E così anche la bellissima tenuta Ristallo che aveva organizzato un grandioso capodanno in collaborazione con Il Gatto e La Volpe Catering.
Un sacrificio enorme per i nostri ristoratori e una scelta assolutamente da ammirare.
Prima l’annullamento degli eventi da parte dell’amministrazione comunale, poi Macina, oggi Helorium, Binario 1 e Ristallo accompagnati anche da qualche associazione locale, come Cuore Randagio, che ha deciso ad esempio di rinviare a data da destinarsi la consueta tombolata di beneficienza.
Fino a qualche giorno fa ha invece fatto discutere la tanto attesa “Festa del Liceo”, ribattezzata “Student’s Night”, che per la gioia degli studenti era finalmente tornata a Rosolini dopo anni in cui si è sempre svolta nei paesi limitrofi.
“Ci auguriamo che gli studenti annullino pure la Student’s Night o sarà un disastro” – è stato una tra i commenti più comuni tra i rosolinesi. E da parte degli studenti, in effetti, c’era già l’intenzione di bloccare tutto. “La Student’s Night” – ci dice Lorenzo Gennaro, uno degli organizzatori- ” è stata rimandata, per adesso, al 12 febbraio, sperando che la situazione rientri. Inutile trovare soluzioni alternative, come aperitivi o altro. Il rischio contagio è alto. Al momento più che annullare abbiamo deciso di posticipare”.
E ci sono anche altre attività che invece hanno deciso di restare aperte, ma con assoluto rigore. Come il Mirto Ricevimenti che ha chiaramente annullato “il party” che era previsto per il dopocena, decidendo però di garantire ai “pochi” prenotati una tranquilla cena al tavolo. “Non abbiamo molte prenotazioni – ci ha spiegato Corrado Pirri, proprietario- ma non vorremmo comunque lasciare il nostro personale a casa. Ieri la Questura di Pachino ci ha rilasciato autorizzazione. La capienza massima di persone che ospiteremo sarà di 100, ma abbiamo un locale che ne può ospitare 900. Si entrerà solo con green pass rafforzato che i clienti ci mostrano già in fase di prenotazione e solo per posti a sedere per bere qualcosa o per la cena al ristorante. Non ci sarà alcun ingresso in seconda serata. Al momento però siamo lontani dai 100 posti massimi e non è detto che se i contagi continuano a salire non chiuderemo anche noi la stessa mattina del 31″.