Costituita e presentata ufficialmente l’Associazione Cava Timparossa
È stata ufficializzata e presentata formalmente questo pomeriggio, presso l’aula consiliare di Palazzo di Città, l‘Associazione “Cava Timparossa” capeggiata dai giovani rosolinesi, il presidente Daniele Latino e Gioacchino Micieli.
Alla presenza del Sindaco Giovanni Spadola, del Presidente del Consiglio Comunale Corrado Sortino, del consigliere comunale Biagio Galazzo, degli Assessori Paola Micieli e Vincenzo Liuzzo, e di un folto pubblico di soci e simpatizzanti riunitisi per l’occasione, sono stati presentati alla città, condivisi e apprezzati all’unanimità dai presenti, i valori rappresentati dall’Associazione Cava Timparossa.
A moderare l’iniziativa, la Prof.ssa Maria Belluardo che ha sottolineato la valenza civica e civile del gruppo che, animato dalla passione per il trekking a cavallo incarna aspetti e valori ben più nobili quali l’educazione al rispetto, alla salvaguardia e alla valorizzazione del territorio.
“Voglio ringraziarvi pubblicamente per ciò che fate per la nostra città e per il lustro che riuscite a darle grazie alle vostre iniziative – ha anche dichiarato il Sindaco Spadola nel complimentarsi con l’associazione -. La vostra collaborazione è importante perché dietro il semplice amore verso il cavallo c’è l’amore per il territorio. Oggi più che mai c’è bisogno di giovani che collaborano al bene comune”.
E sulla base di questo messaggio condiviso dagli intervenuti, tanti sono stati i buoni propositi espressi da Sindaco, assessori e consiglieri che hanno anticipato e confermato la sinergia tra Comune e Associazione, auspicando progetti e iniziative in cantiere, con l’obiettivo di attingere ai fondi anche del PNRR per la realizzazione di veri e propri percorsi turistici volti a valorizzare il grande patrimonio naturalistico che riguarda in maniera unica il territorio rosolinese: le nostre cave”.
“Il cavallo è tutto, un amico, un animale domestico, un mezzo che ci fa vivere tante emozioni, il cavallo è vita!” – ha espresso emozionato il presidente Daniele Latino nel ringraziare quanti negli anni hanno sposato i cardini della loro Associazione, oggi costituita in maniera ufficiale. Tra questi l’amato Pino Giallongo a cui è stato tributato un minuto di silenzio per ricordare la sua importante figura e presenza all’interno nel gruppo.
Ci sono giorni in cui la nostra Rosolini non dà buoni motivi per rimanere, ce ne sono tanti altri però, in cui arriva un istante, una luce negli sguardi di giovani rosolinesi con cui casualmente ti ritrovi a chiacchierare, che ti fa capire che il malessere di quelle giornate è solo vano, sentendoti grata all’Universo per essere nata dove sei nata, e per aver scelto poi anche di viverci. Uno di questi momenti per me è stato lo scorso 2 aprile, in cui ho incrociato i giovani e meno giovani del gruppo “Cava Timparossa”.
Li ho incontrati in una mite Domenica di Primavera, proprio a Cava Timparossa, in quel posto del cuore che 8 anni fa ha dato loro identità. Dal mio totale disinteresse verso il mondo equestre a vedermi affascinata e interessata alle loro attività e progetti, il passo è stato breve: ho scoperto una bellissima realtà che avanti all’ippica, alla passione per il cavallo che splende nei loro occhi, mette prima di tutto l’amore per il proprio territorio, salvaguardandolo e promuovendolo.
Era il 2015 quando due giovanissimi amici, i rosolinesi Daniele Latino e Gioacchino Micieli, accomunati e animati dalla passione del trekking a cavallo, si organizzavano da semplici cavalieri per delle passeggiate su quel luogo in cui erano cresciuti – Cava Timparossa appunto -, solo per il piacere di stare insieme e di godere del paesaggio circostante.
Un galoppo tira l’altro, e in poco tempo le loro camminate divennero sempre più partecipate da giovani e meno giovani di Rosolini che decidevano di aggregarsi al gruppo. Apprezzate a tal punto da dare a Daniele e Gioacchino la voglia di spingersi oltre, partendo dalla realizzazione di un logo che li indentificasse in qualcosa di più grande, di ben definito: un gruppo profondo conoscitore dei luoghi della zona, mosso da scopi e da nobili cause come la valorizzazione, la promozione e la salvaguardia del territorio, non solo dal punto di vista paesaggistico, ma anche naturalistico, ambientale e archeologico.
Una forma di turismo equestre, passeggiare in sella ad un cavallo per scoprire tutto ciò che di meraviglioso il nostro paese offre a chi sa apprezzare la bellezza, è stato il loro punto di partenza. Percorsi a cavallo accuratamente scelti e tracciati da tutti i membri che, fungendo da guida a chi decide di unirsi al gruppo in quella specifica uscita (turisti, escursionisti o altri cavalieri), provvedono gratuitamente e periodicamente a ripulire e sterrare i vari tragitti che percorrono, dando loro l’occasione di andare alla scoperta di luoghi spesso sconosciuti o dimenticati: da Cava Timparossa a Cava Lazzaro, Cava dei Servi, per poi esplorare altre Contrade proprietà del Comune di Rosolini e non solo.
Le domeniche dei ragazzi di Cava Timparossa si inseriscono in un contesto di grande valore naturalistico, patrimoni storici e archeologici, e tradizioni enogastronomiche locali assaporate durante gli immancabili momenti di sosta e ristoro. Ma anche luoghi purtroppo deturpati dell’inciviltà e dall’incuria umana, a partire proprio da Timparossa.
La loro presenza infatti in città è oramai una costante, oltre a essere totalmente gratuita. Non c’è festa patronale che non venga accompagnata dai cavalieri di Cava Timparossa, non c’è corteo che non venga presenziato da questi ragazzi. Indispensabile è anche il loro aiuto di assistenza e vigilanza in eventi sportivi, come è stato per la gara regionale di bike in cui il gruppo ha dato supporto logistico al traffico veicolare.
Non solo il Turismo Equestre dunque caratterizza il gruppo Cava Timparossa, ma l’occasione unica per vivere appieno i territori, conoscere le realtà locali e divertirsi e rilassarsi in compagnia. Come specificano Daniele e Gioacchino: “Il gruppo Cava Timparossa, infatti, è un modo per vivere un’esperienza unica. Per guardare e vivere il territorio con occhi diversi, dalla valorizzazione, alla salvaguardia del territorio, al rispetto delle tradizioni nostrane così come alla volontà di custodirle e portarle avanti”.
Se è vero che tra gli innumerevoli motivi per cui tante volte mi dico che non vale la pena restare a Rosolini, ci sono sicuramente tutti i problemi legati all’inciviltà, al non rispetto e scorretta conservazione dell’ambiente e della natura circostanti; e ancora, la mancanza di attrattive e di stimoli per giovani e adulti, così come una disconoscenza del nostro patrimonio paesaggistico e archeologico. È vero anche che ce ne sono tanti altri, all’incirca 30 per la precisione, per cui vale la pena restare.
Più che motivi, per la verità, sono trenta nomi che possono essere identificati in “I ragazzi di Cava Timparossa”: a Gioacchino Micieli, Daniele Latino (i fondatori), Corrado Di Mari, Alessandro Figura, Diego Schembri, Enzo Lorefice, Franco Trovato, Gianluigi Cerruto, Giovanni Cicero, Giovanni Ignaccolo, Lorenzo Latino, Corrado Latino, Peppe Rizza, Pino Piccione, Salvatore Ignogna, Salvatore Novembrino, Salvatore Salonia, Samuele Gelone, Sebastiano Salonia, Tommaso Macauda, Giovanni Macauda, Vanni Di Loro, Luigi Cirmena, Emanuele Cirmena, Corrado Carnemolla, Sebastiano Latino, Luigi Micieli, Marta Salonia e Valeria Qoshja e infine al Presidente Pino Giallongo, che ancora vive in noi, dico grazie perché date la possibilità al comune cittadino di prendere coscienza dell’importanza di un patrimonio collettivo che va conservato e rispettato per il godimento di tutti.