Corrado Roccasalvo nuovo consigliere comunale di Modica: “Sarò da ponte per valorizzare Rosolini e Modica”

Corrado Roccasalvo nuovo consigliere comunale di Modica: “Sarò da ponte per valorizzare Rosolini e Modica”

Nella foto in evidenza: la sindaca Maria Monisteri con il neo consigliere comunale Corrado Roccasalvo e la presidente del consiglio comunale Maria Cristina Minardo.

Corrado Roccasalvo, volto noto della politica rosolinese, ha fatto il suo ingresso nel consiglio comunale di Modica, sedendosi tra gli scranni della maggioranza. Primo dei non eletti della lista “Modica al Centro” con ben 450 preferenze, Roccasalvo ha colto l’opportunità in seguito alle dimissioni di un consigliere nominato assessore comunale. Un cambio di scenario che lo vede protagonista in un contesto amministrativo diverso, pur mantenendo un forte legame con la sua città d’origine. Lo abbiamo intervistato per capire le sue motivazioni e le sue prospettive.

Consigliere Roccasalvo, un rosolinese nel consiglio comunale di Modica: come è maturata questa sostituzione?
La mia posizione è sempre stata un punto di incontro tra Modica e Rosolini. A Modica vivo da 20 anni, ma la passione per la politica e il desiderio di contribuire alla crescita di Rosolini non sono mai venuti meno. Il mio impegno politico a Rosolini è costante e continuerà, al di là del mio attuale ruolo a Modica. Anzi, il nostro gruppo storico a Rosolini è forse ancora più forte, con l’aggiunta di nuovi elementi, e ci stiamo preparando per dare il nostro contributo alle prossime elezioni comunali. Per quanto riguarda Rosolini, il mio impegno rimane del tutto invariato perché penso che la città abbia bisogno di una politica concreta, seria, leale e corretta, valori che noi possiamo garantire.

A proposito di Rosolini, la questione della criminalità sembra essere un problema sentito.
Sì, è un problema sotto gli occhi di tutti. Sicuramente Rosolini, rispetto ad altre città, sta vivendo questa problematica in modo ancora più accentuato, con mesi difficili per i cittadini. Il problema principale, senza ombra di dubbio, è che Rosolini è una piazza di spaccio di droga predominante rispetto ad altri comuni. Ci sono molte famiglie con problemi legati ai figli e presumo che la soluzione possa arrivare solo con un intervento serio e massiccio delle forze dell’ordine.

Passando a Modica, la città è entrata a far parte dei comuni in dissesto.
Sì, era una situazione nota da tempo. A mio avviso, c’è stata una politica non del tutto lungimirante. Il Comune si è trovato costretto a dichiarare il dissesto economico-finanziario a seguito delle relazioni della Corte dei Conti, del responsabile finanziario e del revisore dei conti, tutte concordanti. Devo dire grazie all’attuale sindaco, Maria Monisteri, che ha avuto il coraggio di ribellarsi al tentativo di proseguire in questo stato di emergenza economica. Ha dimostrato capacità nel prendere atto della situazione reale ed è stata corretta nei confronti dei cittadini, chiarendo la situazione. Sono molto fiducioso perché il sindaco Monisteri è una persona di alta moralità, dove l’etica prevale nei comportamenti quotidiani della sua azione politica. Per quanto mi riguarda, metto a disposizione la mia lunga esperienza di consigliere comunale e amministratore pubblico con spirito di servizio, perché Modica è una città straordinaria che merita.

Quali differenze ha notato nell’amministrare un comune come Rosolini rispetto a Modica?
Già dalle prime battute vedo una sostanziale differenza. A Modica c’è una visione più turistica, con un numero significativo di pernottamenti all’anno. C’è un teatro che funziona, palazzi utilizzati per eventi culturali e un tessuto economico e sociale sano, nonostante alcuni episodi isolati di criminalità. Ci sono diverse imprese con un numero elevato di dipendenti e il settore avicolo è tra i più forti d’Italia. Trovarmi qui a rappresentare e amministrare questa comunità mi riempie di orgoglio e di grande responsabilità. Dobbiamo essere all’altezza delle risposte che i cittadini meritano.

Si parla anche di una maggiore attenzione alla valorizzazione dei prodotti locali a Modica, come il cioccolato. Potrebbe essere l’occasione per valorizzare il Carrubo di Rosolini con il marchio Igp.
Assolutamente sì. E credo che potrei rappresentare un trait d’union tra Rosolini e Modica anche su questo fronte. Il marchio IGP del Carrubo è un discorso iniziato anni fa in cui le due città volevano fare rete, ma che poi non si è concretizzato. Io voglio rappresentare questo trait d’union tra la comunità rosolinese e quella modicana perché, parliamoci chiaro, Rosolini è una costola di Modica. I nostri avi sono tutti discendenti da Modica, i miei nonni venivano da lì. Abbiamo la stessa cultura e le stesse tradizioni. Chi nel fine settimana non va a Modica a fare compere o a gustare le specialità locali? Modica è ricca di queste tradizioni e offre una serie di servizi che Rosolini non ha. Ha un territorio molto ampio, con campagne abitate, e Marina di Modica, che ha avuto un’evoluzione straordinaria con l’apertura di strutture alberghiere importanti come l’Hilton. Questo crea un circuito virtuoso. Ci sono servizi come il bus navetta cittadino e il trenino barocco che rendono Modica una città con una dimensione diversa, conosciuta anche come la perla degli Iblei, per la cioccolata e per importanti imprese come Bonaiuto, nota anche all’estero.

Crede che la sua esperienza a Modica possa essere utile per Rosolini?
Penso di poter essere un punto di riferimento perché questa esperienza in un comune più importante, con una visione più grande, potrà darmi spunti da mettere al servizio della comunità rosolinese. Non è una cosa da niente vedere come si svolgono i consigli comunali, il rapporto con i dirigenti e le forze dell’ordine, il rispetto dei ruoli. C’è un livello politico-culturale che, mi dispiace dirlo, ma è un tantino diverso. Però questo non deve scoraggiarci, perché Rosolini è una comunità che merita opportunità. Mi candido a dare questo contributo dal punto di vista politico-amministrativo. Faccio politica per passione, non per interessi personali. Questo mio nuovo ruolo deve essere visto come un’opportunità per Rosolini. Ricordiamoci che il territorio di Modica è confinante con quello di Rosolini e ci sono servizi che facciamo in comune, come gli scuolabus. C’è una connessione che va valorizzata e io posso essere il trait d’union tra queste due comunità”.

Sembra molto entusiasta di questa nuova sfida.
Sì, perché mi ritrovo in un contesto dove, anche se ho esperienza, vedo margini di crescita e miglioramento importanti. Modica riceve importanti contributi a fondo perduto per la promozione del territorio. Sono stati ospitati personaggi come Alberto Angela e sono state location di fiction di successo come il Commissario Montalbano, valorizzando i palazzi storici, il barocco e la cucina tradizionale. Siamo in un comune con una storia importante alle spalle.

Articolo dal numero del Corriere Elorino cartaceo di marzo

a firma di Ferdinando Perricone

 

 

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