Coronavirus: Rosolini “isola felice”, ma in 7 giorni la curva riprende a salire

In una sola settimana, a Rosolini, i positivi passano da 27 a 42. Il sindaco: “Intensificheremo i controlli”. I Carabinieri di Rosolini intanto continuano ad elevare sanzioni 

Non una situazione allarmante per il Comune di Rosolini, al momento l’isola felice del comprensorio, insieme a Pachino, con un bassissimo numero di positivi al Covid 19.

371 i positivi ieri ad Avola, e 211 a Noto mentre solo 36 a Pachino che al momento sembra avere la meglio sulla situazione sanitaria. 

A Rosolini la curva dei contagi, trasmessa quotidianamente nella pagina ufficiale del Sindaco, riesce ancora a mantenersi su indici accettabili mentre nei Comuni di Avola e Noto il Covid infuria.

E la “zona rossa” infatti non sembra al momento portare vantaggi anche se una valutazione più ampia, al momento, è rimandata agli inizi della prossima settimana in cui le restrizioni dovrebbero cominciare a dare primi frutti.

Intanto in queste settimane gli indicatori sono tutti peggiorati. Nel caso dell’isola felice rosolinese i contagi hanno toccato quota 42 proprio oggi. A metà mese erano ancora 18 i positivi al covid nel comune, ma dal 19 gennaio ad oggi, in soli 7 giorni, sono passati da 27 a 42. Secondo i dati trasmessi dall’Asp al Comune di Rosolini, i 42 positivi a Rosolini sono per lo più giovanissimi ma c’è anche qualche caso di età media. Nessun ospedalizzato. L’incremento dei casi comunque non lascia ben sperare e il Sindaco Pippo Incatasciato punta all’intensificazione dei controlli.

“Continuiamo a rispettare tutte le disposizione – è il suo invito- e a mantenerci nella decenza. Questi numeri sono testimonianza che il virus continua a circolare senza sosta tra di noi. Da oggi abbiamo intensificato i controlli, ancora più di quanto già non sia stato fatto, perchè solo il rispetto meticoloso delle disposizioni può rallentare la curva in salita”. 

In questi giorni non sono infatti mancate le sanzioni elevate dai Carabinieri di Rosolini nei confronti di cittadini che si sono spostati senza giustificato motivo e di alcune attività commerciali, soprattutto bar e chioschi, che nonostante la zona rossa continuavano a esercitare con assembramenti davanti alle loro attività.