Coronavirus – Chiede di rispettare il distanziamento dei tavoli, cameriere insultato da due clienti
Si è permesso di chiedere a una coppia di rosolinesi che vivono a Milano di non avvicinare troppo i tavoli e mantenere il distanziamento di un metro, nel pieno rispetto delle norme anticontagio e del buon senso, sia umano che professionale, che la situazione emergenziale del momento richiede, ma è stato aggredito verbalmente dalla coppia attualmente in vacanza in città, con insulti anche razzisti contro gli immagrati, del tipo “preoccupiamoci di loro e non di noi”.
È lo spiacevole e assurdo episodio accaduto la scorsa sera al giovane Fabio Metallo, cameriere della nota panineria rosolinese di Corso Savoia, il Gatto e la Volpe. Il ragazzo, nel vano tentativo di far rispettare, come da protocollo, le regole e le misure anticovid, imposte dai decreti ministeriali e sindacali per contenere la diffusione del virus nell’interesse dei clienti e dei dipendenti dell’attività, è stato ingiustamente assalito e ingiuriato dai due coniugi.
Il marito, di fronte alla richiesta del cameriere, assolutamente lecita, anche per la loro stessa incolumità, si è inspiegabilmente surriscaldato, con la moglie che passivamente assistiva alla scena senza far nulla per fermarlo, tant’è che l’uomo stava per reagire anche fisicamente quando è intervenuto il barman del locale e l’ha bloccato, calmando gli animi oltre ogni limite di decenza.
La notizia si è presto diffusa sui social, con una grande e sentita solidarietà dimostrata a Fabio, condivisa da tanti. Lo stesso locale ha inteso divulgare con un post pubblicato su Facebook, un messaggio di richiamo al buon senso, cercando di sensibilizzare i propri clienti al rispetto delle norme di sicurezza e igienico sanitarie per contenere il Coronavirus:
“Non abbassiamo la guardia – scrive il Gatto e La Volpe – perché il virus non è stato ancora debellato, in quanto ancora non esiste un vaccino, continuiamo a ad avere comportamenti coscienziosi come indossare la mascherina, mantenere le distanze di sicurezza, evitiamo assembramenti e lavimo sempre le mani“.
Sembra un paradosso che, nel bel mezzo di un’emergenza ancora in corso, con un indice dei casi sempre più in aumento, ci sono cittadini che non abbiano preso coscienza e contezza di ciò che è stato e della gravità che la situazione sanitaria e sociale odierna potrebbe raggiungere. Cerchiamo tutti di incarnare quel monito che potrebbe garantirci salute e salvezza: rispettiamo le norme di distanza anticontagio, indossiamo le mascherine, e cerchiamo di stare insieme, ma in sicurezza.