Coronavirus, 5 domande “fiscali” al Sindaco Pippo Incatasciato
Mentre da un lato il governo nazionale e locale fanno fronte all’urgenza sanitaria, coadiuvati dall’intervento delle Forze dell’Ordine, dall’altro si abbozzano – e si rendono operativi- schemi finanziari a sostegno dell’economia, privata e pubblica, di tutto il paese.
Nonostante il momento di confusione, in cui l’emergenza sanitaria è senza dubbio l’assoluta priorità, la nostra Redazione si è sentita in dovere di chiedere chiarezza al Sindaco Pippo Incatasciato circa la posizione assunta dal Comune di Rosolini (dalla sua politica e dall’attuale Organismo di Liquidazione insediatosi il giorno dopo il dichiarato dissesto economico) in termini tributari per venire incontro ai cittadini.
Quello che vi presentiamo di seguito è il contenuto del file che abbiamo inoltrato questa mattina al Sindaco, nonchè Assessore al Bilancio (e per conoscenza all’intera Giunta Comunale), contenente 5 domande “fiscali” per informare, grazie alle sue future risposte, l’intera comunità rosolinese sulle prassi attive in tema tributario e fiscale.
Le domande:
– Sappiamo che il Governo ha sospeso le ingiunzioni di pagamento fino alla data del 31 maggio e sarà probabile che la data sarà allungata. Potrebbero essere a rischio le entrate relative alla riscossione della spazzatura, dell’acqua e della stessa IMU di giugno. In merito alla riscossione dei tributi, come sta organizzando l’attività fiscale dell’ente?
– Il governo ha già diramato il suo quarto modulo di autocertificazione, “costringendo” i cittadini sforniti di stampante a casa ad uscire di casa ad ogni nuovo modulo per le necessarie stampe. È necessaria chiarezza su questo punto. Se i cittadini vengono fermati sforniti di autocertificazione, questa sarà fornita dalle forze dell’ordine? La mancanza del cartaceo (spesso per ovvi motivi di impossibilità di stampa) costituisce reato?
– La Giunta e lei, in particolar modo, che ha la delega al bilancio, avete ipotizzato che i cittadini, di fronte a questa emergenza, potrebbero, comunque, avere difficoltà economiche a pagare le tasse? Questo li esporrebbe a procedure coercitive di recupero, trattandosi di casi non dipendenti dalla propria volontà?
– Il Governo ha sospeso pure le verifiche, le riscossioni e l’attività contenziosa. Gli avvisi di accertamento per l’IMU del 2014 che sono stati notificati in massa a partire da gennaio 2020, sono da intendersi sospesi? I cittadini come saranno avvisati di tutto questo?
–Avete tenuto conto che i cittadini più a rischio sono le attività imprenditoriali e, quindi, immaginate una moratoria fiscale per questa categoria di lavoratori costretti a chiudere o a subire, ove aperti, significativi cali di fatturati?