Consiglio comunale aperto su Istituto S. Alessandra: “Il suo dimensionamento è un sopruso della politica provinciale”

Consiglio comunale aperto su Istituto S. Alessandra: “Il suo dimensionamento è un sopruso della politica provinciale”

Il concetto, semplice, chiaro, è stato ribadito ieri sera, nel corso della seduta del consiglio comunale aperto in cui si è discusso delle conseguenze del dimensionamento scolastico dell’istituto S. Alessandra. “È stato un sopruso, un abuso di potere della politica all’interno della Conferenza Provinciale”. 

Gridato, a chiare lettere, da ogni parte politica, ma anche dai Dirigenti scolastici Giovanni Di Lorenzo e Maria Teresa Cirmena che – nonostante spiccate prese di posizione in contrasto con quelle del Dirigente Salvo Lupo, che hanno creato non pochi imbarazzi in aula – erano presenti per dare il loro sostegno. Sono stati loro a chiarire che nella prima proposta di dimensionamento, alla riunione al provveditorato, le scuole da “toccare” dovevano essere 9. Se fosse stato necessario arrivare alla decima, sarebbe toccato a Noto (totale 2059 alunni) o a Rosolini (totale 2206). Il rispetto dei criteri  però, è chiaro, avrebbero portato al dimensionamento di un istituto netino prima che di un istituto rosolinese. “Ma ci hanno detto alla finehanno raccontato i dirigenti che avrebbe scelto la politica”. 

E per i consiglieri Rosario Cavallo, Piergiorgio Gerratana, Tino Di Rosolini, non ci sono stati dubbi che a scegliere sia stata la politica, che ha abusato del suo potere, come hanno evidenziato nelle loro dichiarazioni. Non ci sono stati dubbi nemmeno per gli onorevoli Riccardo Gennuso e Tiziano Spada, presenti in aula. “Da quella conferenza provincialeha detto Gennusoè uscita fuori una porcheria! Quando mi lasciano un circolo didattico aperto ad Avola e dimensionano un istituto come il S. Alessandra, significa che la politica conta a modo loro. Ci sono dei parametri da rispettare sulla base di una norma nazionale, che non possono essere attuati a convenienza. Poi se il dimensionamento scolastico deve essere solo uno scopo per far capire chi comanda in provincia, è un altro discorso. Ma non lo permetteremo“.  Così, anche l’Onorevole Tiziano Spada, peraltro docente in aspettativa presso l’istituto S. Alessandra. “Inaccettabile, inopportuno, che vengano salvati circoli didattici che non dovrebbero più esistere. È una operazione solo ed esclusivamente politica. Annuncio la mia vicinanza e la mia battaglia, per Rosolini e per tutto il territorio del siracusano che non può più subire soprusi come sta accadendo adesso”.

Che abbia scelto la politica, insomma, non ci sono dubbi. E allo stesso modo, la politica risponde per “difendere” un istituto che non doveva nemmeno essere difeso, su cui qualcuno ha puntato il ditino a caso, per “salvarne” tanti altri. Ieri, in modo unanime, la politica ha preso posizione rispetto ad un “sopruso inaccettabile”, senza alcun fondamento giuridico. A questo è stato utile il consiglio comunale aperto proposto da tutti i consiglieri di opposizione: mobilitarsi in modo massiccio per evidenziare l’ingiustizia. A prendere parola, sono stati anche tanti cittadini, docenti e non. Come rappresentanti della politica fuori dall’aula consiliare, anche Pippo Incatasciato in rappresentanza di Azione e Corrado Fioretti in rappresentanza del M5S.

(Qui è possibile rivedere il consiglio e ascoltare tutte le dichiarazioni dei tantissimi intervenuti).

Docenti, personale amministrativo e dirigente, hanno fatto sapere ieri sera che sono pronti a proporre ricorso al Tar, per tramite l’avvocato Pinello Gennaro, che ieri in aula ha definito “illegittimo” il provvedimento.

“Oggi sono ancora più convinto – è stata invece una delle dichiarazioni del sindaco Giovanni Spadola – che avere un deputato di riferimento in città, sia fondamentale. L’ho sempre sostenuto, e continuo a sostenerlo. E ringrazio non solo l’onorevole Gennuso, ma anche l’onorevole Spada per la sua vicinanza in questa nostra battaglia. O tramite il loro supporto, o con ricorso al Tar, che vinceremo, il S. Alessandra resterà”. 

Ma a dare una notizia più concreta e confortante, in aula, sono stati proprio gli Onorevoli Gennuso e Spada che in queste ore incontreranno l’Assessore Regionale Girolamo Turano. “Lo abbiamo sentito per telefono – ha detto Gennuso – e ci ha riferito che al 10% l’istituto S. Alessandra verrà dimensionato, al 90% non verrà dimensionato. Domani mattina, avremo risposta”.

E proprio in queste ore, si attende la risposta politica per la risoluzione di una ingiustizia nata – paradossalmente- a causa della stessa politica. Una vicenda tipicamente siciliana. Incerto se si procederà lasciando a 9 il numero delle scuole da dimensionare in questa fase, “salvando” quindi anche Noto.

Enrica Odierna

 

 

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