Consiglio Comunale, aggiornata a martedì 30 la seduta di giovedì 11

Consiglio Comunale, aggiornata a martedì 30 la seduta di giovedì 11

Lunga seduta di consiglio comunale quella di giovedì 11 giugno, con ben nove punti all’ordine del giorno.
All’apertura dei lavori la consigliera Calvo ha espresso le proprie considerazioni riguardo le criticità della città, che «a tre mesi dall’insediamento della nuova amministrazione non sono ancora state attenzionate». All’intervento ha risposto il vicesindaco Salvo Latino, secondo cui «si sta facendo tutto il possibile per riprendere la situazione in mano, e dopo un anno di commissariamento non è sicuramente facile. Stiamo affrontando le criticità non con velocità, perchè questo non le risolverebbe, ma con metodo e intelligenza per trovare la soluzione più adatta e duratura nel tempo. Abbiamo sempre ribadito di essere aperti a qualunque suggerimento, chiunque abbia una proposta valida, sappia che sarà accolto da noi a braccia aperte».
Discussione molto accesa riguardo al regolamento comunale per la rateizzazione dei tributi locali su cui, dopo una sospensione, non si arriva ad una conclusione preferendo soprassedere e rimandare la decisione alla prossima seduta di consiglio, anche per «avere il tempo – spiega il consigliere Saro Cavallo – di studiare approfonditamente la questione. Rimandata anche la decisione sulla modifica dell’art. 21 c.2 del Regolamento Comunale I.U.C. sull’Imu agricola: «la commissione – spiega ancora Saro Cavallo – ha deciso di ridurre l’aliquota dal 9,6 al 7,6, anche se avrebbe preferito abolire del tutto la tassa. Visto che questo non è possibile, almeno abbiamo cercato di ridurla il più possibile. Tuttavia, chiedo di soprassedere anche su questo punto, in attesa di novità e di sapere se possiamo ridurre ulteriormente l’aliquota».
Approvato all’unanimità, con pochissime modifiche, il regolamento per l’assegnazione e gestione degli orti sociali su terreni di proprietà del Comune. Altra discussione accesa riguardo all’approvazione del regolamento distrettuale “Criteri per l’accesso al servizio di assistenza domiciliare integrata (A.D.I.) tramite voucher”, durante la quale la responsabile del settore Servizi sociali, Concetta Piazzese, ha messo in evidenza le difficoltà di lavorare con «una sola assistente sociale ad occuparsi di tutto, quando normalmente dovrebbe esserci un’assistente sociale ogni 5000 abitanti. Il problema si pone soprattutto nei rapporti con il tribunale dei minorenni, con cui c’è poco da scherzare. È veramente difficile lavorare in questo modo, per non dire impossibile». Nonostante il regolamento sia stato alla fine votato all’unanimità, non sono mancate le critiche da parte del consigliere Adriano Giannì, secondo cui «non si può lavorare in questo modo, non è giusto che il regolamento venga redatto e inviato al consiglio comunale per la ratifica, noi dovremmo avere la possibilità di esaminarlo e di dire la nostra». Possibilità che, secondo la consigliera Tina Cicciarella, «il consiglio comunale effettivamente ha, ma dobbiamo comunque ricordare che il regolamento è redatto con consapevolezza da tecnici del settore».
Rinviata al prossimo aggiornamento del consiglio, invece, la discussione sulla ricognizione degli immobili di proprietà comunali suscettibili di alienazione e/o valorizzazione, ai sensi dell’art. 58 del DL n. 112/2008 convertito con modificazioni della Legge n. 133/2008 e S.M.I.. Approvazione per l’anno 2015 del piano delle alienazioni e/o delle valorizzazioni, per cui «la commissione urbanistica e lavori pubblici – ha sottolineato il presidente di commissione Adriano Giannì – si è riunita, ma un consigliere è dovuto andare via per motivi personali e quindi è venuto a mancare il numero legale, quindi non abbiamo potuto continuare i lavori». Rimandata anche la discussione riguardo l’approvazione del programma triennale delle Opere Pubbliche per il triennio 2015/2017, che secondo Giannì presenta delle incongruenze e quindi va rivisto.
Il punto più controverso dell’ordine del giorno della seduta di giovedì 11 è stata la proposta dell’opposizione di rinunciare al gettone di presenza per l’intera consiliatura. Alla richiesta del consigliere Giovanni Spadola di prelevare il punto, ultimo all’ordine del giorno, per trattarlo all’apertura dei lavori del consiglio, la maggioranza ha espresso parere contrario, provocando l’uscita dall’aula del consigliere. Quando si è finalmente giunti alla discussione del punto, la consigliera Calvo ha dichiarato che «la questione nasce da episodi di malcostume di altri paesi riguardo alle riunioni delle commissioni, ma credo che qui non ci siano questi problemi. Non voglio pertanto aderire a questa richiesta demagogica e populista». A queste parole ha risposto il consigliere Cavallo, secondo cui «non è una proposta né demagogica né populista, ma solo una proposta che noi riteniamo più che valida: rinunciando al gettone di presenza lo metteremmo a disposizione della cittadinanza, creando un fondo da destinare magari ad una parrocchia per aiutare chi ha più bisogno». Dello stesso avviso il consigliere Gerratana, secondo cui «il gettone di presenza potrebbe servire per garantire quei servizi fondamentali di cui adesso il comune non può farsi carico». La proposta, che secondo il consigliere Vigna è provocatoria, è stata respinta anche da Giummarra di Voce del popolo, che rilancia con una controproposta: «se i consiglieri dell’opposizione sono così sicuri della validità della loro proposta li invito a crederci fino alla fine rinunciando al loro gettone di presenza e non nascondendosi dietro il nostro rifiuto». Dopo un aggiornamento di un’ora, al rientro in aula la discussione non è andata avanti ma la proposta è stata rimessa ai voti e, vista la nuova bocciatura da parte della maggioranza, la seduta è stata aggiornata a martedì 30 giugno alle 20,30.

Giovanna Alecci

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