Con il “passaporto del gusto” e il progetto “Ta Italy”, le eccellenze siciliane dalla creazione della rete alla conquista della Cina
Da Bronte a Portopalo di Capo Passero, passando per Rosolini, dove nel pomeriggio di martedì 22 dicembre, in Sala Cartia, si è tenuto un interessante momento di incontro tra i rappresentanti del Gal Kalat, del Gal Eloro, dell’Amministrazione Comunale e alcuni degli operatori del settore turistico e agroalimentare del territorio. Due le azioni presentate: la creazione di una rete per valorizzare e commercializzare l’offerta territoriale attraverso il “passaporto del gusto”, e la partecipazione della Sicilia al progetto “Ta Italy, Italian Food District”.
“Il Passaporto del gusto – ha spiegato Michele Germanà, rappresentante del Gal Kalat e presidente Agenzia del Mediterraneo- è il racconto dell’azienda, la descrizione sensoriale del prodotto con punteggi per le singole voci, le sue peculiarità, gli aspetti nutrizionali e salutari: un utile strumento che le aziende possono utilizzare nei diversi mercati di riferimento come leva di promozione e commercializzazione, capace di valorizzare un territorio garantendo l’unicità delle sue produzioni, le eccellenze e le specificità dei prodotti”. Il progetto, promosso da quattro Gruppi d’azione locale, ‘Terre dell’Etna e dell’Alcantara’, ‘Etna’, ‘Kalat’, ‘Eloro’, si rivolge a tutte le aziende del settore ubicate nei territori di riferimento, interessate ad aderire al marchio di qualità ‘Ruralità mediterranea’, che garantisce origini e qualità del prodotto. Ad oggi, come spiegato durante l’incontro, sono circa 150 i prodotti agroalimentari siciliani che hanno ottenuto il passaporto del gusto. L’adesione al marchio è stata subordinata alla verifica di un campione di prodotto sottoposto a un test sensoriale da parte di un panel professionale. “Il passaporto del gusto – ha aggiunto il dott. Sergio Campanella, responsabile di Piano del Gal Eloro- è uno strumento importantissimo per i buyers internazionali per poter riconoscere chi fa qualità. Requisiti minimi di ingresso richiesti per gli aspiranti aderenti al passaporto del gusto sono la sicurezza alimentare e la tracciabilità del prodotto. A breve, previa richiesta, altri prodotti saranno oggetto di una nuova selezione sulla base della valutazione di requisiti qualitativi attraverso la metodologia dell’analisi sensoriale”. Al passaporto del gusto, così come anticipato da Nino Armenia, componente del consiglio d’amministrazione del Gal Eloro e moderatore dell’incontro, segue un secondo step, più ambizioso, nato dall’unione dei quattro Gal che hanno già avviato una fase di contrattazione col mercato cinese. Si tratta del progetto “Ta Italy”, diretto alle aziende agroalimentari del territorio locale interessate al riconoscimento del passaporto del gusto, che in futuro avranno la possibilità di partecipare a missioni esplorative per conoscere e valutare in concreto il mercato cinese.
“Ta Italy è il progetto che intende creare il primo polo d’eccellenza per l’enogastronomia italiana in Cina. Grazie allo sviluppo della Free Trade Zone di Tianjin, la piattaforma unisce varie strategie commerciali per la vendita al dettaglio e all’ingrosso, inoltre sono già stati previsti accordi con i maggiori player cinesi per lo sviluppo dei canali e-commerce. Il distretto- ha spiegato l’ing. Francesco Squasi, imprenditore nel settore agroalimentare che come azienda ha puntato sull’internazionalizzazione del mercato e ha partecipato alla prima missione in Cina condotta dai rappresentanti del Gal Kalat e Gal Eloro- è suddiviso in spazi modulari e personalizzabili con aree espositive e di vendita diretta, aree comuni per meeting, eventi e degustazioni, e un’ampia area ristorazione, con scuola professionale di cucina italiana e sommelier. Si è scelto la città di Tianjin come sede del distretto in quanto è oggi considerata è il terzo polo strategico per l’economia cinese e fa parte della più grande regione urbanizzata nella Cina settentrionale, comprendente Beijing, Tianjin e Hebei. Ta Italy è una piattaforma che integra i quattro elementi fondamentali per il successo sul mercato cinese: prodotti con ricchezza di assortimento e qualità; prezzo, grazie al sistema di vendita diretta si abbattono i costi della distribuzione tradizionale con evidente vantaggio competitivo; posto, un distretto dedicato, in grado di attrarre buyers su scala regionale, e la promozione con un marketing integrato, comunicazione ed eventi volti a promuovere il sistema e non solo i singoli marchi”.
L’obiettivo dei Gal, ovvero la promozione del territorio e delle sue eccellenze, è largamente condiviso anche dall’Amministrazione Comunale di Rosolini, così come affermato dall’assessore con delega allo sviluppo economico, Cinzia Giallongo, che ha ribadito l’importanza di fare rete. “Ta Italy è sicuramente un’opportunità di sviluppo importante per il comparto agroalimentare in virtù dei numeri enormi che proiettano la Sicilia d’Oriente verso un mercato globale che è alla costante ricerca dei prodotti della nostra isola, ma per andare e vedere oltre e crescere realmente, bisogna procedere per step. Il passaporto del gusto è un buon inizio, questo strumento servirà a coinvolgere le nostre realtà in una logica di sistema e di internazionalizzazione di cui abbiamo bisogno. Iniziamo dunque con la creazione di una rete locale e poi nazionale di aziende che, attraverso il marchio della ruralità mediterranea, acquisiscano forza e siano capaci di cogliere le sfide e le opportunità che vengono dai mercati emergenti. Creare oggi una rete forte e solida che possa servire anche a razionalizzare le risorse di tutti è necessario per non risultare impreparati domani: il mercato richiede aziende forti, e le nostre aziende, cooperando, dimostreranno di esserlo”.
“Siamo certi – ha concluso il Sindaco Calvo- che ci sia volontà di andare avanti anche da parte dei nostri valevoli imprenditori e mettiamo a disposizione i nostri uffici per chiarimenti e informazioni maggiori nella logica di fissare nuovi appuntamenti per collaborare fattivamente coi Gal usufruendo delle misure e dei finanziamenti pubblici. Il comune al momento sta acquisendo le manifestazioni di interesse per radunare le aziende interessate che potrebbero costituire già a gennaio una rete d’impresa e siamo certi arriveranno presto anche nuove adesioni”.
Alessandra Brafa