Come la comunità scolastica dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Archimede” di Rosolini ha trasformato le criticità in opportunità: il bilancio del Dirigente Scolastico Cirmena
Un momento storico senza eguali: il sopravvento dell’emergenza Coronavirus, il blocco forzato delle lezioni, lucidità, strategia, collaborazione quale atteggiamento imprenscindibile per il proseguimento di una didattica a distanza mirata, efficiente ed efficace. Alla luce di questo particolare anno scolastico che volge quasi al termine, è tempo di bilanci per l’Istituto Superiore “Archimede”, che “ha dato prova di coraggio e professionalità rispondendo a una grande sfida con imperturbabile resilienza. E a dirlo non sono le parole, ma i fatti.
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa dell’Archimede che riporta un breve resoconto delle buone pratiche e delle azioni messe in atto per garantire il diritto costituzionale allo studio dei ragazzi e il sostegno a loro e alle famiglie. Un’occasione importante di riflessione e confronto in cui spicca l’impegno encomiabile dell’istituzione scolastica capeggiata dalla Dirigente Scolastica, la Dott.ssa Maria Teresa Cirmena.
Il testo completo:
“Già all’indomani della sospensione delle lezioni in presenza, l’Istituto d’Istruzione Superiore “Archimede” di Rosolini si è attivato per mettere in atto strategie didattiche efficaci. Scuola chiusa ma aule virtuali aperte e l’insegnamento è proseguito a distanza.
La didattica a distanza, nota con il suo acronimo DaD, ha permesso di mantenere viva la comunità di classe, di scuola e il senso di appartenenza, costituendo uno strumento indispensabile per non interrompere il percorso di apprendimento. Ma se da una parte tanti studenti hanno risposto positivamente a questo nuovo assetto, dall’altra alcune criticità sono emerse sin da subito, come la mancanza di dispositivi, pc e tablet, in parecchie famiglie.
Per arginare il fenomeno del “digital divide”, la scuola ha deliberato il rimborso dell’abbonamento alla connessione internet a nuclei familiari in difficoltà economica. Inoltre, sono stati assegnati in comodato d’uso i notebook acquistati per finalità didattiche di studio individuale determinata dalla DaD, rispondendo alle ulteriori 28 richieste pervenute.
Ogni docente ha utilizzato ambienti di apprendimento nuovi per strutturare i percorsi didattici, interagendo con gli studenti, fornendo materiali in forma ragionata e assegnando consegne da rispettare nei tempi prestabiliti. Le attività sincrone sono state programmate senza mai superare le tre ore al giorno, per evitare un peso eccessivo dell’impegno on line da parte dello studente, alternando la partecipazione in tempo reale in aule virtuali con la fruizione autonoma in differita di contenuti per l’approfondimento e lo studio.
Tutte le attività sono state, di volta in volta, riportate sulla Bacheca Argo Did Up e su Edmodo, accessibili anche ai genitori ; per quelle sincrone si è fatto ricorso a software di videoconferenza. La scuola si è adoperata, con il supporto delle Funzioni Strumentali in stretta collaborazione con i docenti tutti e nello specificio con i coordinatori di classe, per effettuare un attento e costante monitoraggio dei risultati da raggiungere e quelli raggiunti, realizzando griglie di valutazione collegialmente condivise.
I Consigli di Classe si sono riuniti in videoconferenza per discutere la situazione didattico-disciplinare delle rispettive classi.
Infine, studenti e docenti sono stati invitati a rispondere in forma anonima a un sondaggio sulla customer satisfaction della DaD. Dalle risposte degli studenti, un campione di 287 su circa 720, si evidenzia che la maggior parte utilizza lo smartphone per svolgere le attività di didattica a distanza. Una buona fetta dispone di pc portatile, mentre solo pochi usano il tablet. Sul fronte della connettività internet, gli studenti si suddividono in due parti quasi uguali tra coloro che sfruttano una connessione ADSL/fibra illimitata e coloro che usano la connessione del cellulare.
Per quanto riguarda il carico di lavoro gli studenti hanno dichiarato di studiare mediamente dalle 2 alle 5 ore al dì, ritenendo equilibrato se non eccessivo l’impegno richiesto. La totalità degli alunni ha avuto accesso alla piattaforma Edmodo e la utilizza senza difficoltà. Il livello di gradimento, con voti superiori o uguali a 6, si attesta al 78%.
Riguardo all’uso della videoconferenza, la percentuale dei “soddisfatti” scende al 72%, mentre tra gli strumenti “alternativi” a Edmodo e Jitsi spicca l’uso di Whatsapp per tenersi in contatto con i professori. Sul fronte docente è emerso che il docente medio ha una connessione con rete fissa con traffico illimitato e un pc portatile con casse, microfono e webcam.
Oltre al notebook, il 30% degli insegnanti usa lo smartphone per la DaD. Circa l’80% di essi ha fornito un voto superiore o uguale a 6 per la formazione ricevuta sulla piattaforma Edmodo e Jitsi.
La videoconferenza è usata dal 70% degli intervistati, con Jitsi Meet che raggiunge quasi l’unanimità, l’84%. Il 57% dei docenti ha dichiarato di essersi attivato per erogare lezioni a distanza per alunni BES o DSA, affiancando le singole attività a quelle già realizzate dal docente di sostegno.
Nel complesso il 72% dei docenti si ritiene soddisfatto dell’uso di Edmodo, anche se oltre il 50% di questi ritiene di avere bisogno di ulteriore formazione.
Un dato interessante su cui la scuola ha ragionato rispondendo prontamente attraverso la selezione di due docenti esperti interni per approfondire la formazione online dei docenti sulle metodologie e sulle tecniche di didattica a distanza.
«Quasi al giro di boa di questa nuova esperienza nata dalla paura ma cresciuta come reazione a essa, fondamentale si è rivelato il ruolo del Team digitale, dei Tecnici di laboratorio, della Dsga e degli Amministrativi, che hanno garantito il supporto tecnico e didattico a docenti e studenti in ogni momento, consentendo in tempi rapidi la creazione e fruizione di un nuovo contesto di insegnamento-apprendimento. La nostra scuola – commenta soddisfatta la Dirigente Scolastica Dott.ssa Maria Teresa Cirmena – non si è fermata e ha affrontanto l’emergenza epidemiologica da Covid-19 con misure atte a garantire il diritto costituzionale allo studio ma soprattutto assicurare la vicinanza a studenti e famiglie.
La nostra istituzione, quale comunità educante, ha garantito un adeguato servizio di didattica in ottemperanza alle note ministeriali di volta in volta ricevute dal Miur. Il resoconto di questi mesi intensi ha il peso delle scelte che abbiamo dovuto compiere, ma porta con sé il valore delle scommesse vinte assieme. Partecipazione, impegno e curiosità da parte degli studenti ; spirito di abnegazione, disponibilità e creatività da parte dei docenti hanno permesso di compiere, attraverso le buone pratiche messe in atto, un veloce e ulteriore passo avanti. Ci avviamo alla conclusione di un anno scolastico memorabile – conclude la dirigente dell’Archimede di Rosolini- ma siamo già proiettati a un futuro diverso, in cui il digitale sarà parte integrante di una didattica più ricca, oggi scandagliata e potenziata sul campo. In breve tempo siamo riusciti a costruire una scuola inclusiva adatta alle esigenze di tutti e di ciascuno, rafforzando l’abitudine al confronto e la motivazione a sperimentare.
La speranza è che questa emergenza abbia contribuito a generare una cultura nuova, più pragmatica e di buon senso. Il senso di una comunità che ha risposto con coraggio dando prova di encomiabile maturità, grande flessibilità e imperturababile resilienza ».
📧 Fonte: comunicato stampa – Alessandra Brafa