“Città Verde” ripulisce la vasca “delle paperelle” del parco Giovanni Paolo II

“Città Verde” ripulisce la vasca “delle paperelle” del parco Giovanni Paolo II

Volontari in azione questa mattina al parco Giovanni Paolo II per ripulire dalla melma la vasca delle “paperelle”. Un’azione svolta in sinergia con l’amministrazione comunale che ha fornito il camion per l’espurgo e i mezzi necessari per ripulire la vasca. Presenti all’operazioni di pulizia anche il sindaco Corrado Calvo che ha assicurato l’entrata in funzione anche la fontana posizionata al centro della vasca.
“A noi piace rispondere con i fatti agli attacchi strumentali di alcuni consiglieri comunali -ha detto il sindaco Corrado Calvo-. Sono sicuro che alla fine la città saprà distinguere tra chi parla senza esternare una sola proposta concreta e chi invece si spende per migliorare il territorio così come facciamo noi quotidianamente”.
Il presidente di Città Verde smorza le polemiche venute alla ribalta in questi giorni che hanno coinvolto proprio la sua associazione. Gli otto consiglieri avevano infatti diramato un comunicato in cui chiedevano a “Città Verde” di proseguire “nonostante il sindaco non li abbia mai ringraziati pubblicamente”.
“Con l’amministrazione comunale siamo in perfetta sintonia -ha detto Giorgio Zocco, presidente di Città Verde-. Non vogliamo entrare in giochi politici anche perché la nostra associazione è “apolitica”. Nessun politico, infatti, potrà farne parte. Con l’amministrazione comunale abbiamo intrapreso questo cammino assieme e ci è stato assicurato anche un impegno economico da parte sua. Noi viviamo grazie ai contributi dei privati e abbiamo intenzione di non fermarci solo alla pulizia del parco Giovanni Paolo II. Come molti già sanno sono altre le parti che sono state oggetto del nostro intervento, dalla zona alta di Sant’Alessandra, al parco giochi della piazza XXIV Maggio, alle rotatorie della via Paolo Orsi e altro. La nostra associazione vuole semplicemente prendersi cura del verde della città. Abbiamo deciso di passare dalle lamentele ai fatti”.

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