“Ci sono bombe e bombe”, i “botti” come segnale di arrivo della droga in città?
I fuochi d’artificio come segnale dell’arrivo della droga in città? Non stiamo parlando del film Gomorra, ma di quello che possibilmente accade a Rosolini dove lo sparo di fuochi pirotecnici potrebbe essere legato ad un ben preciso segnale da parte della criminalità organizzata.
Sparare “botti” in città sta diventato pressocchè normale: per una festa di compleanno, per una laurea, per festeggiare l’uscita dall’ospedale, per una nascita o anche per le serenate amorose e, come fatto intendere in consiglio comunale, potrebbe annunciare anche l’arrivo dell’attesa droga.
La natura di questi fuochi è varia ed è stata oggetto di discussione, infatti, anche nelle ultime due sedute del consiglio comunale.
“Mentre noi stiamo qui a parlare, fuori sentiamo lo sparo dei fuochi d’artificio” ha detto Piergiorgio Gerratana nella seduta del 25 ottobre scorso.
“Ci sono bombe e bombe” ha detto invece il consigliere Tino Di Rosolini nella seduta del 30 ottobre scorso. “Bisogna avere il coraggio di dire che in città ci sono bombe diverse, come quelle di questa sera che preannunciano chissà quali altre cose”.
In queste “altre cose”, quindi, potrebbe nascondersi un chiaro messaggio anche se bisognerebbe sapere come decifrare il “botto” incriminato.
Dall’altra parte sarebbe invece il caso di regolamentare meglio la quiete pubblica delle persone e degli animali. In molti casi, infatti, i fuochi d’artificio sono illegali e andrebbero autorizzati dallo stesso sindaco.
“Abbiamo già pronto il nuovo regolamento di Polizia Urbana di ben 50 articoli -afferma il comandante della Polizia Municipale Salvatore Latino-. Sarà a breve approvato dalla giunta comunale e andrà al vaglio del consiglio comunale. All’interno del regolamento c’è un articolo dedicato al divieto di accendere fuochi o gettare oggetti accesi nelle strade e nei luoghi pubblici di passaggio, nonché sparare mortaretti o articoli similari sul suolo pubblico causando pericolo o disturbo per le persone o anche agli animali. In ogni caso lo sparo dei fuochi d’artificio di una certa portata era già vietata per legge e va preventivamente autorizzati”.
E di fuochi di una certa portata ci sono quelli diventati famosi per aver accompagnato la sfiducia dell’ex sindaco Pippo Incatasciato. Botti sparati in piazza Masaniello, dopo il consiglio comunale, a pochi metri dall’ingresso del palazzo comunale.