Centro di raccolta ultimato a gennaio ma fermo al palo
Approfondimento dal numero del Corriere Elorino cartaceo in edicola il 17 settembre scorso.
La sua realizzazione “entro l’anno” era stata promessa dal Sindaco Incatasciato a giugno del 2019, nel corso di un’approfondita intervista sul suo primo anno di governo a firma della collega Enrica Odierna, e oggi, dopo che la fine di quell’anno è oltrepassata, e da mesi un nuovo anno è subentrato e l’importante e necessaria struttura non è stata ancora inaugurata, il Primo Cittadino torna a riaffermare: “Mi prendo la responsabilità di dire che entro l’anno il centro sarà fruibile”.
Ma facciamo una premessa. Il rispetto dei tempi e degli impegni nella pubblica amministrazione è di vitale importanza. Ecco perché a ricordare gli impegni assunti in favore della città, che a volte vanno avanti all’infinito, e a far sì che meglio prima, che poi, abbiano fissata una data nel calendario, ci pensiamo noi. L’indispensabile Centro Comunale di Raccolta, ubicato in Contrada Perpetua, continua ad essere chiuso alla cittadinanza rosolinese, o meglio, non è mai stato aperto nonostante i lavori siano stati completati nel gennaio 2020.
E se lo scorso anno c’eravamo già posti l’interrogativo, consapevoli di uno stacco di quasi 90 giorni per l’emergenza Covid che ha potuto prolungare i tempi, torniamo comunque a ribadirlo anche quest’anno: ma ad oggi, trascorsi oltre 3 mesi dalla fine del lockdown, cosa sta impedendo al Comune di Rosolini di inaugurare il centro comunale di raccolta?
I settori comunali interessati, interpellati sulla questione direttamente da noi, in prima battuta, hanno imputato la causa al mancato allaccio dell’energia elettrica, momentaneamente impedito per via del regime di salvaguardia in cui si trova il nostro Ente dal 2018, stato per cui subentrano non poche difficoltà nella richiesta di nuove utenze a causa di morosità nelle bollette (chiaramente non ascrivibile a questa Amministrazione), “ma non insormontabili -ha assicurato l’Ingegnere Capo del Comune, Corrado Mingo- che richiedono purtroppo dei cavilli tecnici e dei tempi burocratici non celeri”.
“Come primario obiettivo –ha confermato il Sindaco Incatasciato– stiamo lavorando per uscire dalla salvaguardia e quindi per renderci assolutamente credibili al fornitore”.
La suddetta versione dei fatti sposta dunque le responsabilità dall’Ente all’azienda privata, come se quest’ultima non abbia l’interesse ad effettuare nuovi allacci. Una stranezza, che ci ha lasciati perplessi, e che è stata difatti smentita dallo stesso Sindaco Incatasciato che solo dopo 24 ore ha chiarito: “Cancella tutto ciò che ci siamo detti: a seguito dell’attesa autorizzazione allo scarico nell’alveo naturale da parte della Regione, a Gennaio sono stati completati tutti i lavori con il montaggio della pesa, comprese le varianti dell’automazione del cancello, del sistema di videosorveglianza, e nei mesi a venire, del potenziamento del sistema di illuminazione, con la raccolta delle autorizzazioni dei privati per la palificazione lungo i terreni confinanti, che ha richiesto diversi mesi di tempo, ma tra qualche giorno verrà finalmente allacciata l’energia elettrica, la salvaguardia non c’entra poiché non è riconducibile a questo tipo di servizio elettrico che ha il carattere dell’essenzialità”.
E se in principio era l’allaccio elettrico, poi non si sa.
Il nodo di questo ritardo abissale per l’apertura di un importantissimo centro, possibile soluzione per scongiurare la criticità dei rifiuti abbandonati, che dovrà stimolare i cittadini alla differenziazione dei rifiuti, premiandoli con sconti sulla Tari fino al 30%, in poche ore è stato sciolto.
Saranno stati i nostri appelli a tirare la corda? Lungi da noi pensarlo. “Dopo la gran fatica -ha precisato il Sindaco- per definire le questioni strutturali e accessorie, il problema dell’allaccio elettrico, ora risolto, e il rassettamento degli accessori ad oggi depositati nei magazzini comunali per evitare possibili azioni di furto, potremo passare all’aspetto finale, quello gestionale, il cui regolamento approderà presto al vaglio del Consiglio e, come Amministrazione, anticipo che intenderemo affidarlo alla ditta che svolge il servizio di raccolta rifiuti con conseguente modifiche contrattuali. Per cui, mi prendo la responsabilità di dire che entro l’anno il CCR sarà aperto”. E speriamo stavolta sia quello giusto.
® Riproduzione riservata