“Caro Covid – 19, ti scrivo…”: la lettera di una concittadina

“Caro Covid – 19, ti scrivo…”: la lettera di una concittadina

“CARO COVID – 19, TI SCRIVO…” è la lettera della concittadina Antonella Zacco. Una leggera ma attenta lettura sull’emergenza e un augurio di buone vacanze a tutti senza dimenticare il monito del rispetto delle regole.

Riceviamo e pubblichiamo per intero il testo. 

 

Si può entrare nella vita delle persone in punta di piedi per discrezione, per educazione o per non essere inopportuni… oppure si può farlo da traditori, da ladri, sapendo di essere ospiti sgraditi e inattesi: tu, caro Covid-19, appartieni alla seconda categori.

Ti sei insinuato con indicibile perfidia nel tessuto della laboriosa e produttiva popolazione lombarda prima e di tutta Italia poi, tramando la tua insidiosa tela e restando in agguato di ignare prede, con il tuo ghigno beffardo e soddisfatto ogni qualvolta qualcuna ne restava inesorabilmente impigliata. Fino al giorno in cui, grazie al “Paziente 1” non ti sei finalmente palesato.

Chissà quale sadica soddisfazione nel vedere i sanitari alle prese con un nemico invisibile e sconosciuto, infido e pericoloso, quale ti sei subito manifestato! Un evento nuovo che hanno dovuto affrontare spesso a mani nude e per tentativi: tanto sei stato capace di sgradite sorprese…

Ma ancora non sapevi chi avevi di fronte: donne e uomini caparbi, capaci professionisti consci immediatamente della tua insidiosità, che hanno scelto di non schivarti, ma, al contrario hanno guardato nei tuoi occhi, ti hanno studiato e combattuto con le unghie e con i denti; e lo hanno fatto con altruismo, generosa abnegazione, profondo senso di responsabilità, sapendo di dover dare risposte ad un paese in preda allo scoramento e alla paura..

Hanno salutato le loro famiglie per parecchie settimane per proteggerle da un contagio di cui essi stessi avrebbero potuto essere vettori e… Sono andati al fronte.

 

Hanno lottato strenuamente e in molti hanno pagato a prezzo della vita, mentre tu,ormai venuto allo scoperto,scorrazzavi sfacciatamente per le strade principali del paese depredandoci delle persone più care e delle nostre radici (mai potremo dimenticare il mesto e silenzioso corteo funebre di camion militari carchi di morte e di dolore…).

Hai generato sospetto, creato separazione (o distanziamento sociale, come si preferisce definire una condizione di allontanamento anche dalle persone più care, atta a circoscrivere il disastro provocato dal tuo contagio). Ci hai costretti in casa,abbandonando i nostri affetti, le nostre attività quotidiane, lasciandoci vivere in un tempo sospeso,una surreale esperienza di fermo immagine della vita che ci ha bloccati nei gesti, nella mente, nel cuore, privandoci di ogni progettualità…

Ma è grazie a questa innaturale e inedita condizione che si è potuta rallentare la tua corsa distruttiva della nostra storia, e quando finalmente la pellicola della vita ha ripreso la sua sequenza, e con prudenza e cautela ci siamo riaffacciati alla quotidianità,abbiamo dovuto fare i conti anche con le macerie sociali lasciate dal tuo maldestro e irrispettoso passaggio.

Ma noi, noi siamo italiani e in un riverbero di ritrovato orgoglio, senso di responsabilità comune, ti affronteremo con la strategie e le regole apprese durante quel fermo immagine da cui siamo usciti più forti, e non combatteremo ciascuno per sé, ma tutti per tutti, perché nessuno si aiuta da solo, e finalmente ti saluteremo con un “addio Covid-19”.

Rispettiamo le regole e saranno buone vacanze per tutti.

Antonella Zacco

 

 

 

CATEGORIE
TAGS
Share This

COMMENTS

Wordpress (0)
Disqus ( )