Carmela Corvo, un Angelo in cielo, indomabile guerriera e combattente
La lettera di Gino Guastella che ricorda con affetto ed emozione la moglie Carmela Corvo, venuta a mancare solo il 5 giugno scorso, all’età di 58 anni, a causa di un male incurabile.
“Nella mente di ognuno di noi, alla dipartita di una persona cara come il proprio partner, vengono in mente tanti ricordi. Comincio con il dire chi era Carmela Corvo? Beh, Carmela era mia moglie, la mia vita, il mio faro. Ella è da essere considerata figlia del nostro tempo, figlia della città di Ispica, ma anche di Rosolini, figlia della comunità della SS. Annunziata in Ispica. Fu proprio nella suddetta parrocchia dove da ragazzina cominciò a muovere i primi passi, servendosi dell’unico, vero, autentico, baluardo che possa rappresentare la chiesa Cattolica in Italia, cioè l’Azione cattolica, insomma ti voglio presentare come l’eterna ragazza della SS. Annunziata, l’eterna ragazza che, fino all’ultimo ha creduto nell’Azione Cattolica.
La nostra fantastica storia d’amore comincia nell’estate del 1993, il 31 Luglio. Un sabato di sole e caldo presso una spiaggia di Marina di Marza, la spiaggia del Viale Kennedy, dedicata a due fratelli, due giovanotti brillanti che volevano cambiare e migliorare l’America e il mondo. Subito dopo esserci conosciuti, ci siamo piaciuti, innamorati e decidemmo di costruire la nostra vita insieme tanto da coronare il nostro sogno d’amore il 23 Luglio 1994 a cui seguì il fantastico viaggio di nozze negli States, a New York, la mia città natale con orgoglio, pur essendo con altrettanto orgoglio “figghiu di Rusalinari”.
Dopo il viaggio di nozze il nostro rapporto continua pur con tante insidie, ma nonostante tutto tu dicevi: ”Dai coraggio non deve vincere il diavolo”. Si, vero, tesoro mio, noi abbiamo continuato lo stesso la nostra vita insieme, a lottare. La nostra tranquillità di coppia finì il 18 novembre 2013, quando in occasione di un normale controllo ginecologico fu scoperto quel terribile male che io chiamo “drago cattivo e malvagio”. Iniziò così quel calvario fatto di tante speranze con la terapia che avevi fatto presso l’Ospedale Cannizzaro di Catania. Noi insieme abbiamo creduto nella vittoria fino all’ultimo. Un calvario durato sei anni e mezzo fino a quando alle 11.45 del giorno 5 giugno 2020 il tuo piccolo-grande cuore si ferma per sempre e così spiccasti il volo con un viaggio verso l’al di là.
Dentro di me si è creato il vuoto, ho assistito assieme ai parenti più stretti alla tua fine mentre io, Gino tenevo la tua ormai gelida manina, poi l’ultimo bacio, l’ultima carezza, poi la fine mia adorata Carmela.
Tante cose fatte insieme, le crociere, i benfatti nelle nostre rispettive case, il rifacimento del ”Salone San Cherkiri”, i nostri rispettivi lavori, tu operatrice informatica con la tua ultima sede a Ispica, la tua città, io insegnante di inglese. Io da te ho imparato a usare il computer mentre tu non riuscisti a imparare l’inglese, ma non importa tesoro mio. Ora lassù potrai impararlo forse anche meglio di come io stesso avrei potuto insegnartelo. Tre serate: 23 Agosto 2014 la presentazione del mio libro contenente le mie canzoni in Inglese e Italiano con il relativo doppio cd, la serata dedicata ai Beatles il 6 Ottobre 2018 e la magica serata de nostri Venticinque Anni di Matrimonio, il 23 Luglio 2019.
Nulla togliendo all’affetto, al calore della tua famiglia che è la mia famiglia, la vicinanza di amici e parenti sia a Ispica che a Rosolini, nessuno potrà colmare quel vuoto con la tua mancanza.
Carmela, conoscendoti, io non ho rubato niente a nessuno, la tua forza sarà la mia forza e spero che non verrà a mancare, ma io so che tu sei brava a vegliare su di me assieme a coloro i quali ti hanno preceduta a cominciare da i nostri genitori, Lina, Natalino, Meno, Mimma, tuo fratello Turuzzu, lo zio Giacomo, i miei due cuginetti volati in cielo in tenera età, Alberto e Lucia, mio cugino Giovannino, due nostri cari amici con i quali abbiamo condiviso tante cose, Karl Russel Knopp e Gino Camerata. E poi ancora lasciami aggiungere due musicisti internazionali, John Lennon e George Harrison i quali, assieme agli altri due compagnetti del loro fantastico viaggio musicale, Paul e Ringo, non solo incantarono il mondo con le loro straordinarie canzoni, riuscirono a incantare un bambino. Era settembre 1965 e qualche settimana più tardi quel bambino compiva cinque anni, cosi, quel bambino, una volta cresciuto e conosciutati, riuscì a incantare te con le bellissime e indimenticabili canzoni del quartetto di Liverpool. Ti sei innamorata di quattro canzoni in particolare: Imagine, Let it be, Yesterday, Yellow Submarine.
Certamente cantare e suonare queste canzoni avverrà in una atmosfera diversa, ma voglio confidare e avere la forza che assieme a queste persone nominate sarai un Angelo in Cielo e potrai vegliare su di me e su tutti noi”.
Io per te resterò sempre l’eterno ragazzo che canta e suona le canzoni dei Beatles, tu per me resterai sempre l’Eterna ragazza della Santissima Annunziata, l’Eterna ragazza dell’Azione Cattolica, la luce dei miei occhi. Buon viaggio dal tuo ragazzo venuto dall’altra parte dell’Oceano Atlantico
IL TUO GINO
Gino Guastella