Campo sportivo revocato al “Città di Rosolini”, slitta di un giorno la consegna delle chiavi
Consegnate le chiavi del campo sportivo, anzì no, domani. Slitta di un giorno la consegna del campo sportivo “Salvatore Consales” dopo la revoca della concessione alla società sportiva la “Pinetina Città di Rosolini” avviata dall’amministrazione comunale per “morosità”.
Revoca che giunge al termine di una verifica “tecnico-amministrativa” secondo la quale gli uffici comunali avrebbero riscontrato mancanze nel pagamento del canone semestrale di affitto della struttura e nel pagamento dell’utenze di acqua, spazzatura e energia elettrica, mancanze in contrasto con quanto disposta dalla stessa convenzione di gestione.
Stamattina il sindaco Giovanni Spadola, accompagnato dal comandante del Corpo dei Vigili Urbani Salvatore Latino, dal responsabile dell’Urbanistica Giuseppe Santacroce, dagli assessori Vincenzo Liuzzo, Giuseppe Giannone e Carmelo Floriddia, si è presentato di persona al “Salvatore Consales” per procedere alla consegna delle chiavi e prendere possesso della struttura comunale.
All’arrivo hanno trovato la resistenza del presidente de “La Pinetina Città di Rosolini” Giuseppe Leone e del dirigente Angelo Di Fede sostenuti dall’avvocato Salvatore Giummarra. Presenti anche i consiglieri di opposizione Tino Di Rosolini, Piergiorgio Gerratana, Carmelo Modica e Maria Concetta Iemmolo.
Ne è nato un acceso dibattito con la dirigenza che in un primo momento ha negato categoricamente la consegna delle chiavi.
“Il Comune dice che siamo morosi ma non ci ha mai notificato l’ammontare di questa morosità -ha detto il presidente Giuseppe Leone-. Ancora oggi non sappiamo quanto dobbiamo pagare. Inoltre il Comune attesta che non abbiamo versato il canone semestrale senza tenere conto delle spese da noi sostenute per rendere la struttura funzionante, spese che ammontano a circa 30.000 euro e che dovevano essere scomputate. Non abbiamo pagato l’energia elettrica, la spazzatura, l’acqua? Perché il Comune non ci ha mai inviato bollette con l’ammontare da pagare?”.
Alla fine si è deciso in comune accordo di posticipare la consegna delle chiavi di un giorno per permettere di includere nel verbale di consegna della struttura la ricognizione degli impianti istallati dalla società che provvederà, a quanto dicono, al ritiro.
“Ieri ho incontrato i ragazzi della prima squadra de “La Pinetina” -ha detto il sindaco Giovanni Spadola-, rassicurandoli che la priorità per l’utilizzo della struttura sarebbe stata data a loro in quanto disputano il campionato importante di Seconda Categoria. Ma noi andiamo avanti con le risultanze della verifica effettuata dal Comune che ha attestato la morosità della società e saranno gli uffici comunali, in una prima fase, a gestire da oggi il campo sportivo. Vogliono portare via gli impianti elettrici? Quando ero consigliere di opposizione ho fatto sistemare il muro di cinta per un importo di 11.000 euro, e l’ho fatto per con il solo obiettivo di consentire alla città di avere un posto in cui giocare”.
Non sono mancate le critiche per come è stata gestita tutta la situazione. “Il sindaco ha determinato la rescissione della convenzione senza cercare soluzioni intermedie che potevano essere facilmente trovate -hanno detto i consiglieri di opposizione-. Non è che dietro a questa vicenda si celino secondi fini? Inoltre il nostro rammarico sta nel fatto che è un argomento che coinvolge non solo la prima squadra della città ma tante famiglie che ruotano attorno alla gestione del campo sportivo, e in tutto ciò il consiglio comunale non è stato mai coinvolto. Abbiamo saputo di quanto stava accadendo da un articolo di giornale. Assurdo. Ci chiediamo: ma se i consiglieri non meritano di essere coinvolti in queste vicende così importanti, a cosa serve allora un consiglio comunale?”.