Bufera sulla gestione del “Consales”, revocata la convenzione a la “Pinetina Città di Rosolini”

Bufera sulla gestione del “Consales”, revocata la convenzione a la “Pinetina Città di Rosolini”

Nubi nere di metà agosto nel mondo dello sport a Rosolini. L’amministrazione comunale, al termine di una verifica “tecnico-amministrativa” ha deciso di revocare la convenzione (qui la determinazione) per la gestione dello stadio comunale “Salvatore Consales” che era stata affidata nel 2021 a “La Pinetina-Città di Rosolini” di cui è presidente Giuseppe Leone.

Una gestione che è stata portata avanti anche in collaborazione con lo “SportIspica”, con il quale è nato un fiorente vivaio che ha inserito molti giovani in prima squadra nel campionato di Seconda Categoria.

La verifica “tecnico-amministrativa” avrebbe però portato a risultanze ritenute “insanabili” perché in contrasto con la convenzione sottoscritta 3 anni fa tra il Comune e l’associazione sportiva.

Secondo quanto è stato possibile apprendere, le principali mancanze riscontrate a sfavore de “La Pinetina Città di Rosolini” sarebbero il mancato pagamento in anticipo del canone semestrale di affitto del campo sportivo (circa 2.700 euro ogni sei mesi). Secondo la convenzione , infatti, al punto 12 “Canone” è sancito che “il ritardato pagamento oltre il 30° giorno successivo alla data di scadenza comporta la revoca della concessione, la conseguente inibizione all’uso dell’impianto sportivo e costituisce, in ogni caso, motivo di risoluzione ipso-iure della convenzione”.

Dalla verifica dell’ente, inoltre, risultano scoperte il pagamento delle utenze dell’acqua, spazzatura e energia elettrica.

Sta di fatto che la verifica “tecnico-amministrativa” sarà motivo di “scontro” con la dirigenza de “La Pinetina Città di Rosolini” che, invece, difende la bontà della propria gestione.

“Quanto successo è scandaloso -dice il presidente Giuseppe Leone-. Contesteremo, carte alla mano, la loro verifica “tecnico-amministrativa” nelle aule dei tribunali. Al momento dico solo che quando abbiamo preso in gestione il campo sportivo abbiamo restaurato gli spogliatoi anticipando oltre 27.000 euro, somme che, secondo convenzione, vanno a scomputo del canone semestrale. Inoltre abbiamo provveduto a cambiare gli scaldabagni istallando un impianto gpl, un intervento che per convenzione doveva essere effettuato dal Comune e che è invece costato a noi circa 2.500 euro, somme che vanno sempre a scomputo del canone semestrale. Per non parlare dell’impianto di irrigazione che abbiamo messo in funzione. Inoltre il Comune non ha mai ratificato le tariffe per l’utilizzo della struttura”.

Da quando il Comune è in dissesto finanziario, in ogni nuova convenzione è obbligo per le società il pagamento dell’utenza elettrica.

“Il campo sportivo era collegato con l’impianto del parco Giovanni Paolo II -fa sapere Leone-, e quindi era impossibile sapere l’ammontare di quanto pagare. Abbiamo inserito allora un conta scatti per svincolare il “Consales” dal resto dell’impianto comunale. Perché il Comune non mi ha mai notificato l’importo da pagare? A quanto ammonta il nostro debito? Per la corrente elettrica ci sono inoltre dei lavori da effettuare tramite l’Enel per un costo di circa 10.000 euro. Chi li doveva sostenere? Sono tre anni che il Comune non ha speso neanche un euro per il Campo Sportivo anzi ha utilizzato il luogo per sparare i fuochi d’artificio per la festa di San Luigi pur sapendo che l’anno scorso i fuochi avevano arrecato alcuni buchi al manto in erba sintetica. Siamo arrabbiati per come siamo stati trattati e abbandonati a noi stessi. La nostra associazione è diventata bancomat del Comune. Eppure siamo un’associazione che non ha scopo di lucro e che ha avuto come primo obiettivo quello di non far morire il calcio nel periodo più brutto del covid. E questo, oggi, è il trattamento che ci è stato riservato. Ne prendiamo atto ma non ci fermeremo. Forse non abbiamo “santi in paradiso” e questa è sicuramente la nostra colpa maggiore, ma tutto verrà fuori nelle aule dei tribunali. Noi abbiamo tutte le carte per dimostrare quanto detto, tutte le relazioni che ogni anno abbiamo inviato al Comune, tutti i conti che abbiamo sostenuto, tutte le fotografie dei lavori effettuati. Vedremo alla fine chi ha fatto o meno il proprio dovere nella gestione del “Salvatore Consales”.

Tutte motivazioni che non hanno fatto breccia nella verifica del Comune, sicuro di essere nel giusto e per questo va avanti nella decisione presa. Per il 20 agosto è prevista la consegna delle chiavi del “Salvatore Consales”.

E intanto lo “scioglimento” de “La Pinetina Città di Rosolini” sembra inevitabile.

 

 

 

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