Bloccato il progetto di ampliamento del cimitero, il sindaco: “Voglio prima vederci chiaro”
Articolo pubblicato nel numero del Corriere Elorino cartaceo di giugno 2022
Era il 2019 quando credevamo di essere a un passo dall’indizione della gara per i lavori di ampliamento del cimitero comunale. Fino ad oggi però, ben tre anni dopo, nessuno ha più avuto notizie di quel progetto, né abbiamo più saputo a che punto siamo nell’iter procedurale e perché, dopo tutto questo tempo, nulla più si è mosso.
Parliamo del project financing delle opere di completamento e di gestione del cimitero comunale che prevedeva l’ampliamento del cimitero nella parte più a nord con la realizzazione di colombari, strade e illuminazione.
L’ultima notizia che abbiamo dato, a marzo del 2019, era l’annuncio che stava per partire l’iter per l’indizione della gara dopo che la giunta Incatasciato, a seguito di un esame delle proposte arrivate da tre ditte, aveva deliberato l’approvazione del progetto più vantaggioso per l’Ente riconoscendolo in quello presentato dalla ditta Giallongo Pietro s.r.l. in avvalimento con il Consorzio Stabile AGORAA s.c.a.r.l. e Agenzia Sacro Cuore s.a.s.
Le altre due proposte erano state presentate dalle ditte A.T.I. EdilZeta s.p.a. e Servizi Cimiteriali Modica s.r.l. e A.T.I. REM s.r.l. e A&P Associati & Partners s.r.l. ma non vennero ritenute vantaggiose per l’ente.
La delibera di giunta (la n.34 del 23 marzo 2019) si limitava ad individuare nel progetto di Giallongo “un pubblico interesse” maggiore e minori costi per l’ente rispetto alle altre due proposte e, dopo la valutazione di fattibilità, sarebbe stato inserito nel piano triennale delle opere pubbliche e posto a base di gara.
A bloccare l’iter in una prima fase fu il ricorso promosso da una delle due ditte escluse che però fu rigettato.
La proposta di progetto di Giallongo, Agenzia Sacro Cuore e Agoraa restava quindi quella selezionata per essere posta a base di gara e i concorrenti, in sede di offerta, avrebbero dovuto presentare un progetto definitivo ancora migliorativo per aggiudicarsi la concessione. In caso di parità di progetto però Giallongo, Sacro Cuore e Agoraa avrebbero goduto del diritto di prelazione.
La sfiducia all’amministrazione Incatasciato che aveva deliberato l’atto fu l’ulteriore stop all’iter, del quale fino ad oggi non si è più parlato.
Ma che fine ha fatto oggi questo progetto finanza per l’ampliamento del cimitero?
“È tutto bloccato” – ci ha risposto il sindaco Giovanni Spadola da noi contattato per far luce su questo ritardo e per rompere il silenzio sul caso.
Di poche parole, il sindaco Giovanni Spadola informa che a bloccare l’iter non è -o almeno non ne fa cenno- qualche vizio procedurale o qualche errore negli atti amministrativi, ma la sua stessa volontà politica.
“Voglio vederci chiaro” – ci spiega il primo cittadino. “Sono davvero necessarie nuove costruzioni al cimitero comunale? È probabile di sì, ma voglio approfondire”.
Il progetto finanza, si legge negli atti, era stato presentato “perché tutti i lotti cimiteriali per la costruzione di cappelle e tombe individuali sono quasi del tutto stati assegnati; le strutture contenenti i loculi comunali sono quasi del tutto assegnati e perché continuano a giungere numerose richieste, da parte di cittadini rosolinesi, di lotti cimiteriali, sia per la realizzazione di tombe individuali, sia per la realizzazione di cappelle”.
Il sindaco però incalza: “Come si fa a stabilirlo se non è mai stata effettuata una ricognizione generale del cimitero? Allo stato non abbiamo contezza di quanti siano realmente i lotti cimiteriali liberi e se i loculi delle strutture comunali siano tutti davvero occupati. Ho dato mandato di procedere con un censimento totale per accertare quanti manufatti e lotti sono ancora liberi. Con gli uffici sto portando avanti una verifica su tutti i lotti assegnati da anni ma su cui non è mai stata posata nemmeno la prima pietra e che ad oggi hanno la concessione scaduta”.
Il progetto della Giallongo Pietro s.r.l. in avvalimento con il Consorzio Stabile AGORAA s.c.a.r.l. e Agenzia Sacro Cuore s.a.s., per un importo complessivo di € 2.263.398,10, prevedeva la costruzione di un edificio costituito da due blocchi con al suo interno diverse tipologie di sepoltura, consistenti in loculi, cappelle a loculi, la realizzazione di un impianto fotovoltaico, l’illuminazione e la sistemazione di strade circostanti ai colombari che dovevano essere realizzati in adiacenza a quelli esistenti.
A lavori ultimati nei due blocchi la disponibilità sarebbe stata di 1098 loculi a fornetto (venduti dai concessionari da € 2.600 a € 2.800,00), 120 Cappelle a loculi (a € 3.900 per loculo) e 97 Ossari (€ 500). 25 loculi dovevano essere messi poi gratuitamente a disposizione del Comune per essere assegnati a favore di cittadini in difficoltà economiche.
“Se alla fine della valutazione -ha concluso il sindaco- ci renderemo conto che il cimitero di Rosolini ha bisogno di manufatti sarò il primo a promuoverne la realizzazione. Adesso voglio solo vederci chiaro”.
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