Blancato: “La Corte dei Conti svilisce il potere dei Consigli Comunali”

È il parere professionale di uno dei membri dei revisori dei conti del Comune di Rosolini, Carmelo Blancato, sulla delibera 12/20 della Corte dei Conti che toglie il potere al Consiglio Comunale sul “Riconoscimento dei debiti fuori bilancio”. Funzione che passerà nelle mani dell’Organismo Straordinario di Liquidazione (OSL).

La corte dei conti polverizza, di fatto, il Consiglio Comunale“- dice Blancato, professionista, revisore dei conti e da 15 anni amministratore giudiziario di beni sequestrati alla mafia. Un commento chiaro anche per i non addetti al settore sull’impatto che la sentenza della Corte dei Conti ha sul ruolo del Consiglio Comunale.Riportiamo di seguito, il testo completo a firma di Blancato: 

Il Consiglio Comunale è l’organo di governo comunale che, insieme al Sindaco, rappresenta direttamente i cittadini. Infatti i suoi componenti sono eletti dai cittadini, insieme al Sindaco, ogni cinque anni.

Nell’ambito delle competenze di indirizzo politico e amministrativo del Consiglio comunale rientrano, fra gli altri,  gli atti fondamentali che riguar­dano, in par­ticolare:

  • l’ordinamento comunale: tra cui lo Statuto e le sue variazio­ni, i re­golamenti e gli altri atti a carattere normativo;
  • il quadro istituzionale dell’Ente comprendente: la convalida degli eletti, l’elezione del Presidente del Consiglio comunale, l’ap­provazione de­lle “linee programmatiche di mandato” del Comune, l’elezione del­le commissioni e degli altri organi attribuiti dalla legge e dallo Statuto espressamente al Consiglio;
  • i criteri generali per l’adozione dei regolamenti sull’ordinamento degli uffici e dei servi­zi pub­blici, di competenza della Giunta;
  • la relazione previsionale e programmatica, la pianificazione finan­ziaria annuale e pluriennale, i bilanci, i programmi di ope­re pubbliche, i programmi e gli investimenti in conto capitale, gli atti che incidono sulla consistenza del patrimonio immobiliare dell’Ente e gli atti di indirizzo per la sua utilizzazione e gestione;

La Delibera 12/20 della Corte dei Conti – Sezione Autonomie – assesta un “duro colpo” alle funzioni del Consiglio comunale, laddove toglie, di fatto , il potere ex art. 194 del Tuel sul “Riconoscimento dei debiti fuori bilancio” per i debiti accertati dall ‘Organismo Straordinario di liquidazione (OSL).

Tale delibera , difatti, dà pieni poteri alla O.S.L. per il riconoscimento dei Dfb, senza piu’ il passaggio dal Consiglio comunale, e, quindi, anche senza il parere dei “Revisori dei conti “ !

Se tale situazione ha il pregio di snellire la  burocrazia per il Dfb, di fatto, svilisce il valore ed i poteri del Consiglio comunale e, quindi, della rappresentatività dei cittadini, che lo hanno eletto.

A questo punto necessita una riflessione sull’invecchiamento e la obsolescenza del Tuel ( Testo unico degli Enti locali ).

Siamo al capolinea per rimettere mano al Tuel 267/2000, se la Corte dei Conti cambia , di fatto, le carte in tavolo.

Forse è  proprio necessario rimodulare il tutto e prendere atto che l’obsolescenza del Consiglio comunale ha fatto il Suo tempo, con le sue commissioni consiliari, ad esempio,  che consentono anche al meno eletto dei consiglieri di fare da contrappeso nelle decisioni, ed a volte, di elevarlo ad “organo decisorio” creandogli l’illusione di essere un “governante”.

Il tempo è maturo per cassare tanti articoli del Tuel, vecchio di 20 anni, se veramente vogliamo velocizzare l’azione amministrativa e rendere questa Italia un po’ meno “carrozzone” !

Dr. Carmelo BLANCATO –  Revisore Enti Locali 

 

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