Biblioteca innovativa diffusa con uno scaffale che si tinge di rosa, all’Archimede un partecipato taglio del nastro
Atteso e partecipato taglio del nastro ieri pomeriggio, martedì 29 maggio, all’Istituto d’Istruzione Superiore Archimede dove è stata inaugurata la Biblioteca innovativa diffusa. Un luogo anche virtuale che non si esaurisce nello spazio fisico della sede centrale di Via Sipione 147, ma che ben si inserisce nel processo di digitalizzazione e di adeguamento alle esigenze di una scuola moderna che da tempo l’istituto rosolinese persegue dimostrando di aver saputo puntare, con lungimiranza, su competenze tecnologiche e informatiche, oltre che linguistiche.
La neonata biblioteca, che aderisce a ISLN- Rete Nazionale delle Biblioteche Scolastiche innovative, nasce a seguito della proposta progettuale presentata nel 2016 in risposta all’avviso pubblico del MIUR, nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), e ha inteso sviluppare tre obiettivi: riorganizzazione e restyling degli ambienti esistenti; acquisizione di contenuti in forma digitale da destinare al digital lending e catalogazione digitale del patrimonio bibliotecario e conseguente pubblicazione online del catalogo sul sito dell’Istituto.
Un progetto ben motivato con cui l’Istituto Archimede di Rosolini ha ottenuto il finanziamento ministeriale assieme ad altre 46 scuole siciliane che fanno parte delle 500 scuole italiane che avevano presentato proposte con esito favorevole su oltre 3000 partecipanti. “Per la realizzazione della Biblioteca scolastica innovativa – ha spiegato il dirigente scolastico Giuseppe Martino-, è stato subito chiaro che i 10.000 euro previsti dal bando non sarebbero bastati. Ci siamo quindi attivati per la creazione di una vera e propria rete inter-istituzionale promuovendo una sorta di co- progettazione con il territorio e le sue realtà produttive e imprenditoriali”.
I partner culturali sono stati ringraziati nel corso della cerimonia di inaugurazione: il Comune di Rosolini, in primis, rappresentato dal vicesindaco Aurora Cataudella e dal responsabile del settore istruzione, il dott. Salvatore Covato; l’associazione Cultura e Dintorni, guidata da Corrado Calvo; il Soroptmist Club Val di Noto nella persona della presidente Antonella Sessa; l’associazione Logos. Ma non sono mancati gli sponsor privati; tra questi: SM impianti di Rosario Modica, Banca di Credito Cooperativo di Pachino, Centro Arredi di Criscione Iemmolo, Grafiche Santocono, Cartia Salvatore e il Centro Commerciale Spadola.
“Lungi dall’essere un luogo buio, polveroso e nascosto – ha continuato il dirigente scolastico durante la presentazione– la biblioteca si trasforma in “diffusa” perché tende ad allargare la sua presenza oltre i confini degli spazi tradizionalmente occupati”. La biblioteca, inoltre, ospita anche lo “Scaffale rosa”. “Si tratta di una sezione – così come illustrato dalla prof.ssa Cinzia Spadola e da Antonella Sessa, pres. Soroptimist Club Val di Noto– , in cui le donne raccontano di donne per sfatare lo stereotipo che le donne non sanno essere generose con le altre donne e dispone di un’ampia collezione di iBook e risorse digitali che è possibile scaricare gratuitamente”.
A dare informazioni dettagliate sul progetto è spettato alla DSGA dell’Istituto, la dott.ssa Giuseppina Giarratana che, prima di procedere al taglio del nastro assieme al dirigente e agli intervenuti alla cerimonia, ha rivolto un accorato invito alla cittadinanza: “La Biblioteca scolastica innovativa si propone di diventare punto di riferimento non solo per gli utenti interni alla scuola, ma anche e soprattutto per gli utenti esterni, quindi per l’intera comunità cittadina. L’auspicio che oggi rivolgiamo a noi stessi è che questa inaugurazione non costituisca la fine di un percorso, ma viceversa l’avvio di un nuovo inizio che porti la scuola al centro del territorio, aprendo le sue porte a chi, nonostante i limiti della propria condizione, crede che il riscatto sia possibile attraverso l’informazione e la conoscenza”.
Sugli aspetti culturali e sociali della Biblioteca Innovativa dell’Archimede si è incentrato l’intervento del preside Martino che ha speso parole di elogio nei confronti della comunità scolastica tutta che ha fattivamente collaborato all’eccellente risultato. “Questa biblioteca è da considerarsi il luogo dei luoghi: una stanza del tesoro e salotto culturale dove si incontra l’altro. Noi vogliamo proporre un tipo di approccio alla cultura che non sia statico o esteriore ma che sia dinamico e continuo, che sappia produrre stimoli. La biblioteca si trasforma in una palestra per accedere alla conoscenza; la palestra ideale per lo sviluppo del pensiero e delle idee, strumento per le connessioni inattese, che vorremmo nascessero nelle menti e nell’animo dei nostri amati studenti”.