Basilico: «Con Incatasciato la città sembra essere nel set di “Scherzi a Parte”»
«Ho letto con attenzione e con sgomento, le parole del Sindaco Incatasciato espresse in libertà sul giornale di Sicilia del 17/Settembre, nel quale punta il dito accusatorio ai Sindaci che lo hanno preceduto, rei “di avere saccheggiato l’Ente”».
Inizia così la disamina dell’ex assessore provinciale Aurelio Basilico, “sponsor” politico della consigliera comunale Annamaria Cataudella, dichiaratasi indipendente qualche giorno fa dopo che la sua richiesta di azzeramento della giunta è rimasta inascoltata e senza una risposta. Basilico sottolinea la frase rimarcata dal sindaco Pippo Incatasciato sulla situazione di dissesto del Comune di Rosolini frutto del “saccheggio dell’ente nel passato”.
“Partiamo dal Sindaco uscente Calvo -afferma Basilico-. Se non erro il piano di riequilibrio finanziario è stato voluto fortemente da Calvo in virtù proprio delle difficoltà finanziarie ereditate dalla precedente Amministrazione a guida Savarino, il quale a sua volta aveva avviato così come Calvo tutta una serie di percorsi virtuosi e di risparmio della spesa pubblica tendente ad arginare la grave difficoltà finanziaria dell’Ente. Lungi da me incensare l’ex Sindaco Savarino, ma mi corre l’obbligo di sottolineare la sua condotta morale e tutti i suoi sforzi profusi nel gestire la cosa pubblica con parsimonia e con grande onestà, capacità e competenza, pur tra mille difficoltà e senza mai piangersi addosso. Dato quindi per scontato che gli ultimi due Sindaci che lo hanno preceduto cioè Calvo e Savarino hanno ereditato una situazione di già catastrofica a livello di massa debitoria, non rimane che pensare che il Sindaco Incatasciato si riferisca alla gestione decennale dell’ex Sindaco Giovanni Giuca. Per onore della verità bisogna riconoscere che l’Amministrazione Giuca seppe utilizzare al meglio le risorse del Comune (almeno nei primi tre anni) durante i quali decine di opere pubbliche furono realizzate e la città di Rosolini fù rivoltata in positivo come un guanto: ampliamento del cimitero, realizzazione di diverse Piazze, rifacimento di chilometri di asfalto nelle pubbliche vie, sistemazione delle scuole medie ed elementari; realizzazione di nuovi plessi scolastici, risanamento dei quartieri periferici, ecc. ecc. Certo a quegli anni di vacche grasse dopo un po’ sono arrivate le note dolenti, con trasferimenti di somme Regionali e Statali sempre più esigui e con consequenziale difficoltà finanziarie negli ultimi anni di mandato del Sindaco Giuca”.
E poi Basilico arriva al dunque: “Sono stato costretto a ritornare indietro con la memoria proprio per togliere ogni alibi al Sindaco attuale e per dirgli chiaramente che Lui non ha titolo per accusare gli altri di gestione scellerata o di saccheggio delle casse comunali, cosa che va ripetendo come un mantra sin dal primo giorno del suo fallimentare insediamento, e cosa ancora più incresciosa, definisce saccheggiatore proprio chi lo ha adottato e lo ha adagiato su quella poltrona, dimenticando che senza l’avallo del Sindaco Giuca lui non avrebbe potuto candidarsi nemmeno a consigliere di quartiere. Come sempre per questo “uomo” la gratitudine è la vigilia dei buoni sentimenti. Ma se per lui, quella dei Sindaci che lo hanno preceduto è stata la gestione del saccheggio, la sua gestione come la si può definire se non un disastro totale su tutta la linea? Così come confermano tutte le figuracce, le marce indietro ed i provvedimenti dissennati ed irrazionali fino ad oggi adottati, con una macchina Comunale allo sbando totale. Ha proprio ragione chi dice che da quando al governo della città c’è Incatasciato, sembra di essere in un set di “scherzi a parte”.
E poi conclude: “Un consiglio caro Sindaco da fratello maggiore: smettila di accusare di saccheggio i galantuomini che ti hanno preceduto, se ne sei capace, gestisci al meglio questa grave e pesante vicenda del dissesto economico con risolutezza e coraggio, aggettivi forse a te sconosciuti, ma comunque provaci… ed in via prioritaria attivati per porre rimedio al disagio ed al dramma che per colpa della tua incapacità stanno vivendo circa duecento dipendenti dell’Ente. E visto che soffri di memoria corta, nella prossima occasione ti farò un elenco dettagliato delle stupidaggini e delle magre figuracce che fino ad oggi hai collezionato”.