Basile (Pd): “Si prenda una chiara posizione contro il mancato rispetto delle regole”
«Ho atteso qualche giorno prima di prendere posizione rispetto ai fatti di cronaca che risultano insopportabili per qualsiasi comunità civile. Mi riferisco al pestaggio avvenuto in via Sant’Alessandra ai danni di un giovane extracomunitario vittima di una “spedizione punitiva”».
Ad intervenire a seguito dell’increscioso episodio di venerdì scorso, con il pestaggio di un giovane extracomunitario in via Santa Alessandra, è il segretario del Pd Tonino Basile per quello che definisce “un comportamento che non può essere tollerato”. Il Partito Democratico chiede all’amministrazione comunale di intervenire: con una presa di posizione decisa da parte del sindaco Giovanni Spadola e del Presidente del Consiglio Corrado Sortino a cui chiede la convocazione di un consiglio comunale aperto a cui possano partecipare cittadini, associazioni, partiti politici, commercianti, per affrontare in modo unitario e condiviso temi di urgenza sociale e di sicurezza.
“Ho atteso qualche giorno -dice Basile-, perché mi sarei aspettato che l’amministrazione comunale avesse guidato e stigmatizzato un comportamento che non può essere tollerato, mi riferisco al farsi giustizia da sé. Più volte abbiamo denunciato pubblicamente il senso di insicurezza da parte dei cittadini che questa amministrazione ha sbeffeggiato, anche in consiglio comunale, rifiutandosi di andare a manifestare dal prefetto, con una posizione unitaria, lo stato di emergenza in cui siamo. Le regole sono poste per essere rispettate e per garantire la civile convivenza ma, nel momento in cui queste regole non sono percepite come cogenti, diventano lettera morta”.
“Il senso di impunità -aggiunge Basile- l’impotenza di fronte alle ingiustizie, l’insicurezza del commerciante: il panettiere, il gioielliere, la profumeria che si fermano la porta di ingresso a chiave, perché c’è una paura che ingessa e che non avevamo mai conosciuto. L’immagine del senso di inciviltà raggiunto, si palesa ogni qualvolta andiamo in un parco pubblico e vediamo sfrecciare i motorini dentro i parchi per bambini o il parcheggio selvaggio che è diventato la regola. È con forza che denunciamo tutto questo e che, ancora una volta, chiediamo di prendere posizione. Ognuno di noi deve rendersi conto che così a Rosolini non si può vivere, lo dobbiamo fare tutti pubblicamente e lo dobbiamo chiedere al presidente del Consiglio comunale, attraverso un consiglio comunale aperto alla cittadinanza dove liberamente tutti associazioni, parrocchie, partiti politici, commercianti, singoli cittadini e rappresentanti delle istituzioni devono partecipare”.
E poi conclude: “Caro sindaco caro presidente del Consiglio il tempo di fare spallucce è finito! È ora di governare affrontando i problemi e guidando una comunità alla risoluzione di questi”.