“Azione” sul rincaro della Tari: “Questa amministrazione sta producendo gravi danni alla città”

“Azione” sul rincaro della Tari: “Questa amministrazione sta producendo gravi danni alla città”

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Il rincaro delle bollette Tari del 15% votato nell’ultima seduta del consiglio comunale ha portato ad una serie di reazioni politiche. Non ultima quella del gruppo “Azione” di cui fanno parte anche ex amministratori tra il cui l’ex sindaco Pippo Incatasciato e l’ex assessore Carmelo Di Stefano.

Era stato in consiglio comunale il responsabile del settore “Ecologia” Salvatore Speranza a spiegare le cause che hanno portato all’aumento del costo, additando l’aumento dei prezzi nel conferimento in discarica per il rifiuto “indifferenziato”.

“La raccolta dei rifiuti solidi urbani fa notizia in città da quando nel 2019 viene rinnovato il servizio di raccolta – afferma il gruppo “Azione” di Rosolini in una nota stampa-. Dal 14% di differenziata nel 2018 si è passati al 70% nel 2021. Il costo del conferimento incombeva già all’epoca e per questo si pensò alla valorizzazione della discarica di Costa dei Grani che con decreto della Regione Sicilia del 12 febbraio 2021, fu dichiarata area idonea per un impianto di compostaggio e destinò al progetto 22 milioni di euro. L’aumento della percentuale di differenziata corrispose ad una drastica diminuzione della frazione del secco indifferenziato. Nel 2018 ogni mese il Comune spendeva circa 60.000 euro al mese per il conferimento dell’indifferenziata, nel 2021 circa 25.000 euro”.

Un dato che portò alla diminuzione della TARI per il 2021 del 20% circa.

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“Fu un respiro di sollievo per i cittadini che oggi invece tornato a pagare di più -aggiunge la nota di “Azione”-. Oggi ci chiediamo cosa sia successo e perché per esempio la frazione indifferenziata sia aumentata (comprendiamo l’aumento esponenziale dei costi di conferimento) ma il resto non lo comprendiamo. Ci chiediamo dove sia finito il progetto di valorizzazione di Costa dei Granì? Lo chiediamo alla politica, sottolineiamo, alla politica, non ai funzionari del comune”.

E poi aggiungono: “Infondo sono due gli argomenti cardine per la contrazione dei costi in un Comune con i rispettivi riflessi sulle tasche dei cittadini: i rifiuti e l’energia elettrica. Ebbene per i rifiuti vediamo passi indietro, per l’energia, altrettanto, considerato che per esempio nel febbraio 2021 si era raggiunto il virtuoso obbiettivo dell’uscita dal regime di salvaguardia con un risparmio per il Comune del 39%, 450.000 euro l’anno circa, e questa amministrazione ci ha riportato indietro nel tempo fuoriuscendo nuovamente dal mercato libero. State producendo gravi danni alle città! Rendine conto ai tuoi cittadini Sindaco o dimettiti! Ma quello che conta sembra siano feste, sagre ed altalene, che per carità ci vogliono, ma per il resto nella sostanza, cioè quello che conta è un nulla di fatto, anzi insuccessi in danno alla città”.

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