Asacom, i fondi ci sono, le commissioni consiliari indicano la strada alla giunta comunale

Asacom, i fondi ci sono, le commissioni consiliari indicano la strada alla giunta comunale

Si è riunita questa mattina la commissione congiunta “pubblica istruzione”, “bilancio e finanze” e “igiene e sanità”, alla presenza degli operatori del settore dei servizi sociali. Obiettivo è stato quello di individuare risorse per coprire il servizio Asacom che nel Comune di Rosolini è stato ridotto del 60% per mancanza di fondi.

Durante l’incontro nell’aula consiliare, Orazio Candito, responsabile del settore “Servizi Sociali,” e Vincenzo Modica, responsabile del settore finanziario, hanno illustrato le criticità economiche legate alla prosecuzione del servizio Asacom.

Un servizio che ogni anno costa al Comune di Rosolini circa 580 mila euro. Per il periodo da settembre a dicembre, quindi, servirebbero altri 249.000 euro, ma solo 90.000 euro sono presenti in bilancio, rendendo necessaria la riduzione del servizio del 60%.

Per garantire la copertura totale del servizio, mancherebbero all’appello circa 160 mila euro.

Durante la riunione, gli operatori del settore hanno evidenziato da una parte la “mancanza di una iniziativa politica” e dall’altra hanno sottolineato come “i Comuni dovrebbero avviare un’azione per garantire i livelli essenziali di assistenza”.

Le commissioni hanno preso atto delle osservazioni espresse e, all’unanimità dei consiglieri presidenti facenti parte delle commissioni, tra cui i due presidenti Piergiorgio Gerratana e Giuseppe Guastella, e i consiglieri Paola Micieli (nonchè vice sindaca), Daniele Giurato e Biagio Galazzo, è stato deciso di predisporre un atto di indirizzo politico per la giunta comunale e per i responsabili di settore, un atto che prevede la copertura finanziaria del servizio Asacom, come richiesto dagli istituti scolastici, potendo contare su quanto disposto dall’art. 2 della legge regionale 25 del 12 agosto 2024.

Il decreto prevede una ripartizione di somme per il potenziamento dei servizi sociali nei Comuni in dissesto con popolazione fino a 25 mila abitanti e quindi garantirebbe la copertura dei 160 mila euro mancanti.

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