Anche Candiano “abbandona” il sindaco Calvo che grida al “tradimento”
La fuoriuscita del gruppo Candiano a circa un mese dal rinnovo di sindaco e consiglio comunale non è andata giù al sindaco Corrado Calvo.
“Il gruppo Candiano faceva parte dell’amministrazione con un assessore e un consigliere comunale -ha dichiarato alla Radio Ram il sindaco Calvo-, e ha condiviso il percorso politico della mia amministrazione. Mi chiedo, come del resto tutta la città, come mai Candiano ha abbandonato l’amministrazione? Questo si chiama alto tradimento”.
I segnali che la scissione fosse stata consumata erano per la verità arrivati venerdì 27 aprile con le dimissioni da assessore di Salvo Gugliotta, esponente del gruppo Candiano. Nell’occasione Gugliotta aveva ringraziato sia il consigliere Candiano che il consigliere Giovanni Spadola, quest’ultimo che ha appoggiato per un certo periodo l’amministrazione Calvo assieme allo stesso Candiano.
E così come sono arrivati, adesso sia Candiano che Spadola, hanno deciso di “abbandonare” il sindaco per iniziare un nuovo percorso in vista delle “Amministrative” del 10 giugno, appoggiando la candidatura a sindaco di Saro Cavallo con la coalizione “Rosolini… bene in comune”.
La fuoriuscita di Candiano dall’amministrazione indebolisce sempre di più la forza politica del sindaco Corrado Calvo, già ampiamente provata da 3 anni di amministrazione con i numeri stentati in consiglio comunale. Solo 7 consiglieri ad appoggiarlo di cui 3 sempre “fedeli” (Giallongo, Spadaro e Iemmolo) e 4 racimolati strada facendo, 2 della lista “Territorio e Sviluppo” (Corrado Gennuso e Elena Armenia) e gli altri due (Candiano e Spadola), che lo hanno sostenuto “per non fare arrivare il commissario a Rosolini”.
A inizio 2018 era stato il consigliere Giovanni Spadola a prendere le distanze dopo che, come ha detto il sindaco Calvo “ha chiesto più di quanto potevamo dargli”, nel senso che il gruppo di riferimento a Spadola avrebbe chiesto la vice sindacatura indicando l’esponente Pino Branca. Un passaggio che sembrava “cosa fatta” ma che, dopo le strette di mano, è saltato portando Spadola a lasciare l’Amministrazione.
