Alunni e docenti del “Calleri” di Rosolini insieme per “una società migliore che dà valore all’unicità di ogni essere umano”

Alunni e docenti del “Calleri” di Rosolini insieme per “una società migliore che dà valore all’unicità di ogni essere umano”

Tra la fine di novembre e i primi di dicembre, l’Istituto Calleri di Rosolini ha concentrato l’organizzazione di tre specifiche attività relative ciascuna ad una determinata tematica di grande interesse, in cui sono stati coinvolti tutti gli alunni della Scuola.

La prima attività ha riguardato il tema della violenza contro le donne, cui è dedicata la giornata del 25 novembre, che a scuola si è celebrata con discussioni e dibattiti scaturiti dalla lettura del testo del monologo recitato da Luciana Litizzetto sull’argomento. L’attrice afferma che la violenza degli uomini sull’altro sesso, di cui le cronache registrano casi sempre più numerosi, viene esercitata in nome del pregiudizio, tardo a morire, di una presunta superiorità dell’uomo sul gentil sesso. La violenza si esprime nella forma più estrema in forma fisica sul corpo delle donne, con bastonate, pedate, pugni, stupri, fino all’omicidio, o meglio il femminicidio; tuttavia, non è meno esecrabile la violenza verbale che ha lo scopo di screditare, mortificare, umiliare la donna. L’aspetto paradossale da considerare è che la violenza dell’uomo nei confronti della donna ha come origine spesso una forma malata di amore, un amore che pretende di possedere, un amore soffocante, un amore che imprigiona, che non rende liberi, insomma un “non amore” a cui le donne devono assolutamente badare al fine di prendere opportune misure di precauzione.

Un’altra tematica oggetto di discussioni e dibattiti è stata quella della “dipendenza” in senso lato: dipendenza da droga, dall’alcool, ma anche dal gioco, dal gioco d’azzardo, da videogiochi , da scommesse etc. Sono stati invitati a trattare questo tema due giovani dell’Associazione Nuovi Orizzonti che hanno raccontato la loro esperienza di ragazzi che hanno vissuto nella loro vita varie forme di dipendenza, a partire dall’uso di cocaina al non poter fare a meno del gioco d’azzardo etc…Hanno posto l’accento su quella che per loro, in quel periodo di vita, era la principale problematica ovvero non riuscivano a sentirsi soddisfatti di ciò che facevano nella loro vita quotidiana e questa insoddisfazione li spingeva a provare esperienze eccezionali, fuori dal comune, come lo sballo della droga, il brivido del gioco etc. Una volta, però, liberatisi dalla dipendenza, attraverso uno specifico percorso terapeutico, i ragazzi hanno riscoperto che i valori della vita sono la famiglia, l’amore, il lavoro, ma anche la fatica del lavoro, i sacrifici per raggiungere un obiettivo che  danno soddisfazione. Avendo fatto tesoro della loro esperienza di vita, i due giovani di Nuovi Orizzonti hanno anche posto l’accento sull’importanza che ha un corretto modo di agire nei confronti degli adolescenti, che deve essere improntato all’attenzione e all’ ascolto delle loro esigenze, delle loro difficoltà, delle loro problematiche, al fine di non farli sentire soli ed impedire così pericolose derive nella loro condotta.

Infine gli alunni della scuola, con un giorno di anticipo rispetto a quello dedicato del 3 dicembre, sono stati coinvolti in attività specifiche volte a celebrare la giornata internazionale delle persone con disabilità. In quella occasione sono stati invitati due giovani campioni paralimpici paraplegici, privi di gambe, l’uno a causa di focomelia, l’altro per una meningite fulminante. In quel contesto si è focalizzato l’argomento del “limite” che non è solo una condizione reale ma molto spesso è un condizionamento mentale che ciascuno deve affrontare in modo adeguato, mettendosi in gioco, vincendo le proprie paure, le proprie difficoltà. Spesso il limite è costituito da quello che ci fa più paura, ovvero “l’altro” in quanto diverso da noi. Nel dibattito si è specificato che per superare con successo tale difficoltà è opportuno declinare la diversità come differenza e quindi come possibilità di accogliere senz’altro una ricchezza, in quanto la persona differente da noi, al pari di ciascuno di noi, è potenzialità, unicità e valore aggiunto.

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