Alluvione 26 ottobre, distrutta l’azienda Macrostigma: “È finita”
L’alluvione del 26 ottobre passerà alla storia per il drammatico bilancio dei danni provocati. Un evento calamitoso di una tale natura non avveniva, secondo quanto raccontano gli anziani, dal 1951.
Immobili compromessi, strade fratturate, interi giardini, terreni, coltivazioni, allevamenti trascinati e alberi sradicati per metri e metri. Durante la notte infernale di sabato sera, terribile è stata inoltre l’esondazione del Torrente Stafenna.
Per diverse aziende del luogo la perdita della produzione ha raggiunto picchi altissimi, a cui si aggiungono danni alle strutture, dagli attrezzi alle coperture.
Anche per “l’Azienda Agroittica macrostigma” il nubifragio è giunto come “un fulmine a ciel sereno”: tutti i locali esterni e interni del posto, le vasche dell’allevamento della trota macrostigma, comprese le trote stesse, sono stati bombardati dalla forza dirompente dell’acqua e del fango.
I proprietari, ancora profondamente scossi e sgomenti, ci segnalano il duro colpo ricevuto con lo straripamento del corso d’acqua, dovuto probabilmente al fatto che, sia il torrente sia i candelabri, siano da sempre privi di argini: “L’azienda è tutta distrutta. Il genio civile di Siracusa sta a guardare – ci dicono con rabbia -, seduto su delle comode poltrone. È finita”.
Lo stato della Macrostigma, come si può evincere dal report fotografico, è davvero critico. Ci vorranno giorni prima di avere un quadro definitivo dell’impatto e accertare le relative responsabilità.
Ma i titolari dell’azienda non intendono mollare e oltre a trovare la forza di rialzarsi, come tanti rosolinesi che in queste ore si sentono in ginocchio per le terribili conseguenze dell’evento, andranno a fondo nella ricerca di chi ha avuto eventuali responsabilità in questo scempio: “Questa alluvione – aggiungono -, oltre a distruggere la nostra azienda ci darà la forza di citare in giudizio le incompetenze del non fare”.
