Al Comune di Rosolini al via, per il secondo anno, un progetto socio-educativo per 46 minori

Al Comune di Rosolini al via, per il secondo anno, un progetto socio-educativo per 46 minori

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“Educazione, formazione e supporto alle famiglie, in un periodo davvero difficile della nostra società”.
L’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Rosolini, Lucia Piazzese, annuncia così l’inizio, per il secondo anno, di un progetto “sul disagio giovanile”.
È l’applicazione del decreto legge 4 maggio 2023, n.48, che prevede, all’articolo 42 , l’istituzione di un Fondo per le attività socio-educative a favore dei minori  con una dotazione pari a 60 milioni di euro per l’anno 2023, destinato al finanziamento di iniziative dei comuni da attuare nel periodo 1° giugno – 31 dicembre 2023, anche in collaborazione con enti pubblici e privati, finalizzate al potenziamento dei centri estivi, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa che svolgono attività a favore dei minori.
Il Comune di Rosolini ha inteso attuare un progetto che mira a fornire un servizio di interventi educativi-ricreativi e attività didattiche di sostegno scolastico a favore dei minori.
Nel dettaglio, sono state 46 le famiglie che hanno presentato domanda di adesione. “Abbiamo anche scelto di superare la data di termine prevista per l’invio delle domande – spiega l’assessore Piazzese – proprio perché tante famiglie non ne sono state subito a conoscenza, e abbiamo voluto dare più tempo per permettere di allargare il numero di adesioni.  Questo perchè riteniamo fondamentale, in questo periodo storico soprattutto, fornire un servizio di supporto a più famiglie possibili, ma soprattutto un servizio di prevenzione di situazioni di disagio grave, grazie ad interventi di sostegno scolastico per il superamento delle carenze motivazionali e delle difficoltà specifiche dell’apprendimento, oltre che attività ludico ricreative per potenziare e favorire lo sviluppo di abilità personali e per promuovere l’integrazione sociale di minori appartenenti a nuclei familiari in difficoltà”.

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Il progetto comunale si sta attuando servendosi della collaborazione – come previsto – di enti del terzo settore in cui vengono concretamente svolte attività educative e didattica di sostegno.  A collaborare con il Comune sono le cooperative Aias, Futura, CPR e l’Associazione Arcobaleno. 
Entrano così in campo diverse figure professionali: assistenti sociali, educatori ed operatori Osa in lavoro di rete territoriale rispondente alle diverse esigenze dei minori e delle famiglie” – continua l’assessore e conclude: “La nostra amministrazione partecipa e sviluppa tutti i possibili progetti, attingendo a fondi ministeriali e regionali per la prevenzione. Questo è il secondo anno che attiviamo il servizio e continueremo a farlo, sempre a sostegno di famiglie, giovani e minori”.
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