Acqua, Rosolini sempre più prosciugata [di Antonio Spadaro]

Acqua, Rosolini sempre più prosciugata [di Antonio Spadaro]

Nel mondo si contano quasi 270 conflitti per l’uso dell’acqua. Sono le guerre che alcuni popoli combattono per accaparrarsi quello che viene definito l’oro blu. Le cause sono da ascriversi alle sempre più diffuse crisi idriche, alle cattive abitudini e agli sprechi.

Nel corso della giornata mondiale dell’acqua, che si celebra ogni 22 marzo, è stato messo in evidenza che già dagli anni ottanta vi è un aumento della domanda di acqua dell’1% all’anno. Secondo l’Ocse sono 8 milioni le persone che muoiono a causa di malattie legate all’insicurezza dell’approvvigionamento d’acqua.
Ogni abitante degli Stati Uniti consuma mediamente 425 litri di acqua al giorno, contro i 215 litri in Italia.

È chiaro che l’aumento della popolazione mondiale richiederà maggiori consumi di acqua e con questo l’inasprirsi di ulteriori conflitti. E’ altrettanto chiaro che i cambiamenti climatici complicheranno ancor di più la possibilità di avere accesso all’acqua, posto che alcune zone del mondo si avvicinano sempre più alla desertificazione. Di desertificazione si parla in Sicilia, dove le alte temperature per quasi otto mesi all’anno, oltre a prosciugare le falde acquifere e le sorgenti, richiedono una enorme quantità di acqua per salvare le colture.

A Rosolini l’acqua non ha mai causato problemi di approvvigionamento, grazie alle sorgenti ed ai pozzi artesiani, tuttavia da quasi un decennio, si ripetono disagi per molte famiglie che ne patiscono il beneficio. Bisogna dire con onestà che le crisi idriche di Rosolini non sono solo figlie del caldo torrido, ma anche di tanti abusi.
A Rosolini si consumano giornalmente 9.504.000 litri di acqua pubblica al giorno, ossia, mediamente, 452 litri a persona al giorno, senza contare i consumi che provengono da pozzi, trivelle e cisterne private. Un consumo al di sopra anche della soglia americana. Il costo di questi 452 litri? Appena 30 centesimi! E pensare che nei primi anni del novecento, quando Rosolini contava poco più di dieci mila abitanti, ogni cittadino consumava mediamente appena 30 litri di acqua al giorno.

Giovanni Paolo II una volta disse che gli sprechi dell’acqua sono un crimine all’umanità.

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