Acqua non potabile, il Pd Rosolini: “Quali i tempi di ripristino e quali misure il sindaco intende adottare?”

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Ieri mattina è stata firmata e diramata, dal sindaco Giovanni Spadola, una ordinanza che vieta assolutamente l’uso dell’acqua per scopo potabile in tutto il territorio comunale a causa di quello che è stato definito “grave inconveniente igienico sanitario”. Il divieto nasce a seguito di prelievi di campioni di acqua potabile prelevati nella fontanella pubblica di Via Gonzaga, scuola Sacro Cuore Via Sant’Angelo e fontanella pubblica di Piazza Masaniello, in cui è stata rilevata la presenza di coliformi, escherichia coli ed enterococchi.

Sul tema, arriva una nota da parte del Pd Rosolini, a firma del segretario Tonino Basile.

“Sul grave inconveniente igienico-sanitario dell’acqua potabile, vanno fatte delle considerazioni:

In prima analisi questo fenomeno è stato rilevato dai campionamenti periodici da parte delle autorità preposte e, il fatto che ci siano i controlli ci deve rassicurare.

Tuttavia chiediamo al Sindaco e alla sua amministrazione, se ne sono già a conoscenza, i tempi di ripristino del regolare servizio, inoltre, quali misure intende adottare per avere la certezza che l’acqua contaminata non venga consumata assolutamente, compresa quella che in questo momento si trova nei recipienti e nelle cisterne presenti nelle abitazioni di tutta la città.

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Noi siamo a disposizione per qualsiasi azione che vada nella direzione della sicurezza sanitaria dei cittadini.