“A un anno dall’arresto di Patrick Zaki”, così lo ricorda Italia Viva Rosolini

“A un anno dall’arresto di Patrick Zaki”, così lo ricorda Italia Viva Rosolini

Fonte: Comunicato stampa  coordinamento di Italia Viva Rosolini

Il 07.02.2020 veniva arrestato Patrik Zaki. È già trascorso un anno.
Un anno di carcerazione, un anno di libertà negata, un anno di diritti calpestati. Questa è la storia di Patrik Zaki e questa vicenda deve scuotere le nostre coscienze perché risveglia alla nostra memoria dei vecchi fantasmi, circa cinque anni fa infatti veniva ucciso Giulio Regeni.

Non tutti, ancora oggi, conoscono la vicenda, anche se in tanti si stanno muovendo per liberare un giovane accusato ingiustamente per “istigazione al rovesciamento del governo e della Costituzione” solo perché sostenitore di Khaled Ali, un candidato alle presidenziali egiziane che andavano contro il regime, candidato che poi si è dovuto ritirare a causa delle forti minacce ricevute.
Patrik è stato torturato, picchiato, sottoposto a elettroshock, minacciato in merito al suo lavoro e al suo attivismo e, a documentare l’efficiente macchina della repressione attiva in Egitto contro ogni forma di dissenso, è un recente rapporto di Amnesty International intitolato “stato permanente di eccezione”, un rapporto che parla di continue violazioni dei diritti umani, di cui a pagare le spese sono gli attivisti, i giornalisti e anche semplici cittadini.

Una democrazia matura non si volta dall’altra parte quando ci sono situazioni simili, per questo non possiamo rimanere immobili.

Pertanto chiediamo al Sindaco, alla giunta da lui presieduta, al consiglio comunale della città, di fare qualcosa nello specifico, di riconoscere a Patrik Zaki la cittadinanza onoraria sulla scia di quanto già fatto da altre città italiane”.

Il coordinamento di Italia Viva

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