A Torino festa prenatalizia dell’Associazione Rosolinesi in Piemonte

A Torino festa prenatalizia dell’Associazione Rosolinesi in Piemonte

Scambio di auguri fra soci, amici e simpatizzanti con la presenza della Sindaca Chiara Appendino

Il giorno 10 Dicembre 2017,in occasione dell’Immacolata si è svolto, presso il ristorante “O Perbacco” di Torino, il consueto evento prenatalizio per i soci, amici e simpatizzanti dell’Associazione “Rosolinesi in Piemonte”.

I partecipanti, oltre al pranzo, hanno potuto “gustare” l’interessante convegno “La chimica nel piatto e l’etica dell’alimentazione”, incentrato sui rischi delle contaminazioni chimiche sul cibo. La conferenza è stata tenuta dai seguenti relatori, tutti rosolinesi doc: il Dott. Paolo Branca, già direttore del Polo Alimenti ARPA Piemonte, il Dott. Emanuele Favacchio, esperto ambientale, e la Dott.ssa Caterina Carpanzano Calabrese, tecnologa alimentare nonché teologa e giornalista.                  

Prima dell’inizio degli interventi programmati, tutti i partecipanti hanno intonato l’Inno di Rosolini per ricordare e rafforzare il legame e lo spirito di appartenenza alla terra natia.

A seguire tutti i presenti hanno osservato un minuto di silenzio in memoria dell’amico, socio e collaboratore dell’Associazione, Sebastiano Trombatore, prematuramente scomparso lo scorso mese di Settembre.

Subito dopo i relatori, magistralmente presentati dal vice presidente dell’Associazione  Andrea Sallustro, hanno posto l’accento sui rischi delle contaminazioni alimentari.

Il Dott. Branca ha trattato della contaminazione chimica degli alimenti ed in particolare della presenza  di composti chimici potenzialmente dannosi negli alimenti . La contaminazione alimentare è dovuta principalmente ad agenti potenzialmente tossici rinvenibili negli alimenti che possono essere raggruppati in tossine di origine naturali, sostanze tossiche provenienti da contaminazione agricola e/o ambientale (pesticidi, IPA, metalli pesanti), sostanze aggiunte intenzionalmente agli alimenti (additivi, aromi, enzimi), allergeni o composti che possono avere un’azione allergene-like e OGM. Il Dottore ha poi concluso la sua relazione con una chiara sintesi sui rischi reali delle contaminazioni alimentari ed i rischi percepiti dalla popolazione.

Il tema dell’intervento del  Dott. Favacchio é stato invece una panoramica sulla chimica come scienza e la descrizione dell’interazione uomo-materia. La discussione è stata strutturata seguendo un apposito menù, con le seguenti “portate”: la chimica e i chimici tra pregiudizi e realtà come antipasto;  l’interazione della materia sull’uomo e il ciclo dei rifiuti come primo; il senso del gusto e la spiegazione del meccanismo che si innesca quando inizia la masticazione come secondo piatto. Ed infine l’olio di palma, nemico dell’uomo o semplicemente una profonda disinformazione? Che cos’è l’olio di palma, cosa sono e  perché è stato allontanato dalla tavola degli italiani come dessert insieme al caffè a base di zucchero di canna e le diverse sfumature tra lo zucchero bianco raffinato e lo zucchero grezzo.

“Esiste un’etica nel produrre, imballare, stoccare vendere gli alimenti? Certo che si!”  Questo  l’argomento che ha trattato inoltre la Dott.ssa Caterina Carpanzano (più nota come Calabrese nella firma degli articoli sulla stampa nazionale). Si è partiti dalla sacralità del cibo che si evince già in Genesi nell’Antico  Testamento. Il cibo è sacro in tutte le religioni che proibiscono o concedono questo o quell’alimento. Per la salute e il benessere “umani” è imprescindibile anche oggi selezionare semi sani di antica tradizione, forti per loro costituzione, ricorrendo il meno possibile a presidi chimici  o alterazioni del genere OGM, che promettono il  miraggio dell’immunità costituzionale di malattie che necessiterebbero di presidi chimici, ma in effetti ne richiedono di più potenti, che le stesse multinazionali  degli OGM producono, creando di fatto un perverso monopolio. Dove impera il profitto manca l’etica e così in molti alimenti si impiegano coloranti dagli effetti nocivi o erbicidi, come il tanto temuto Glifosato che pur essendo stato riconosciuto dannoso, a Bruxelles è riuscito a strappare una proroga di ulteriori 5 anni per essere impiegato sui campi di grano. Oltre a tanti altri esempi di adulterazioni alimentari l’accento è poi stato posto sulla necessità di una corretta alimentazione che rispetti i parametri che gli scienziati di tutto il mondo riconoscono come validi e che, ultimamente, si flettono per ossequiare una filosofia alimentare come quella vegana  che stravolge tutti i corretti canoni. Il consiglio è di variare il più possibile gli alimenti della nostra dieta per evitare l’accumularsi di sostante nocive specifiche di ogni alimento, consentendo così al nostro organismo di difendersi in modo naturale.

A questa relazione ha fatto eco il Prof. Calabrese, sottolineando l’importanza etica dell’alimentazione, specialmente dei prodotti Italiani in quanto la nostra normativa di produzione è la migliore del  mondo. Per questa ragione è stato chiamato in Qatar ove si è recato a fine novembre insieme alla figlia Cinzia Myriam, medico Internista dietologo, per delle lezioni alimentari in vista dei campionati mondiali di calcio nel 2022. La richiesta di questo intervento internazionale sottolinea l’alta nomea del cibo italiano e della preparazione dei nostri scienziati medici chiamati a salvaguardare la salute di atleti, accompagnatori e turisti. L’Italia nel mondo, e con grande orgoglio anche un po’ la nostra Rosolini, nostra “dolce terra”, come conclude il nostro inno.  

Ospite d’eccezione infine è stata la Sindaca di Torino, la Dott.ssa Chiara Appendino, che nel portare i saluti suoi personali e dell’Amministrazione torinese da Lei presieduta, ha augurato all’Associazione una sempre più fattiva integrazione nell’ambiente torinese e una maggiore crescita  associativa. Alla stessa sono stati donati, dai componenti del direttivo, alcuni prodotti tipici rosolinesi.

Durante il pranzo associativo che ha seguito il dibattito, i soci presenti sono stati allietati dall’esibizione di Tiziano Di Stefano e Silvana Mazzi che hanno eseguito due balli tradizionali: la famosa “pizzica salentina” e il “ballittu siciliano”, quest’ultimo riscoperto dai due ballerini del folclore nostrano.

Lo stesso Tiziano Di Stefano è stato premiato dal comitato dell’associazione con il premio del giorno, per il suo impegno nel diffondere la cultura enogastronomica e folcloristica rosolinese.

Alla fine del pranzo una tombolata ha coronato la magnifica giornata di festa a cui hanno partecipato diverse generazioni fra soci, amici e simpatizzanti dell’Associazione.

Visibile la soddisfazione del Presidente Petriglieri, dei componenti il Comitato Direttivo e dei numerosi partecipanti per la magnifica riuscita dell’evento.

Carmelo Portelli

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