A Siracusa aumentano le morti per tumori. Gennuso: “Intervenga la Magistratura”
“A Siracusa il dato delle mortalità nell’ultimo anno è in forte aumento per i tumori. Sarebbero direttamente collegati all’inquinamento selvaggio. Si è passati dai mille morti del 2014 ai 1.150 dello scorso anno. Serve un intervento energico della magistratura contro le lobby del petrolio, anche perchè la legge deve essere uguale per tutti. Chi uccide deve pagare”.
A sostenerlo è il parlamentare all’Ars, Pippo Gennuso, preoccupato per la continua incidenza di tumori che colpisce la provincia di Siracusa.
“La zona di Priolo, Melilli ed Augusta, è quella più colpita dai fumi provenienti delle industrie. E ad Augusta, ogni fine mese il parroco della Chiesa Madre, don Palmiro Prisutto, legge il lunghissimo elenco di morti per inquinamento. I cittadini chiedono bonifiche e risposte immediate a quella che è oramai diventata una ecatombe. Le grandi industrie del Petrolchimico non possono avere un alibi -dice il parlamentare- affermando che danno un’occupazione, quindi portano ricchezza al territorio. Non è più come una volta quando nella zona industriale tra diretto e indotto venivano impiegate quindicimila persone. Oramai sono rimasti qualche migliaio perché le multinazionali senza investire per l’ambiente, pensano più al profitto che alla salute dei cittadini. Soltanto la magistratura può fermare morte e scempi ambientali, portando a termine le inchieste che ha avviato negli anni. Bisogna portare nelle aule dei tribunali coloro i quali hanno provocato questo disastro”.
Gennuso denuncia ancora: “Il quadro della situazione è allarmante e viene fuori che un abitante su due è minacciato dalle emissioni di gas dai fumi velenosi dalle industrie e dallo smog in generale, riscaldamento domestico, scarichi delle auto comprese, dalle sostanze interrate, insieme a idrocarburi che finiscono nella falda acquifera e nel mare, le polveri dei metalli pesanti ingeriti e respirati. La possibilità di contrarre un tumore o un cancro è reale. L’incubazione necessaria in tutte le cellule del corpo si è stabilizzata circa venti anni fa, specie per le patologie che interessano i polmoni e ora reagisce creando migliaia di vittime. Uno studio dell’OMS conferma da anni che tutti i siti industriali sono a forte rischio per la salute delle popolazioni residenti nel circondario, fino a un raggio di circa 15/20 chilometri in linea d’aria. Il sistema di produzione dei prodotti chimici e della raffinazione, continuano a fare un numero altissimo di morti per infortuni, per cancro, per linfomi, per leucemie ai polmoni e in altre parti del corpo, oltre al grave fenomeno della nascita di bambini malformati. Quest’ultima legata direttamente all’inquinamento del mercurio. E’ arrivato il momento di dire basta”.