A Rosolini rubano anche le ruote dell’auto, il furto in Via Rosario Errante

A Rosolini rubano anche le ruote dell’auto, il furto in Via Rosario Errante

A darne notizia è un giovane rosolinese, Salvo Scifo, con un post sul suo profilo facebook.

La sua famiglia vive in un appartamento delle palazzine di Via Rosario Errante (di fronte alle case popolari). Salvo Scifo non è più residente a Rosolini, ma torna spesso a trovare la famiglia. Questa mattina, mentre Salvo si trova a Rosolini, ha trovato l’auto del padre, una Peugeot grigia, senza una ruota.

E, così come l‘incendio dell’auto nella palazzine accanto, di proprietà di Sarino Errante, collaboratore della segreteria parrocchiale della Chiesa Santa Caterina, l’episodio è avvenuto, tra le altre cose, sotto una delle telecamere di video sorveglianza del Comune di Rosolini.

“Una città ormai in balìa del degrado” – ha esordito nel suo post Salvo Scifo, che va oltre il furto in sé e si abbandona ad un lungo sfogo sulla situazione di mancata sicurezza e di preoccupazione che vivono ormai da tempo i cittadini rosolinesi.

Negli ultimi anni, Rosolini è diventata il centro di azioni criminali di ogni tipo. Furti nelle abitazioni, auto e persino gomme, come purtroppo abbiamo scoperto amaramente questa mattina, rapine a mano armata, incendi, e chi più ne ha più ne metta.
 Solo nell’ultimo mese, sotto le telecamere comunali, si sono verificati furti di auto, motorini e altri episodi che testimoniano il clima di insicurezza e abbandono in cui viviamo. E mentre tutto questo accade, il nostro primo cittadino, stando a quanto si legge sulle testate giornalistiche, sembra limitarsi a dialogare con il prefetto, senza però portare a casa risultati concreti. Non si comprende se per mancanza di volontà, coraggio o altro”.

Sono numerosi infatti, uno dopo l’altro, i post del primo cittadino che annunciano incontri con il Prefetto o invio di lettere (l’ultima lettera sembra essere stata inviata ieri, l’ultimo incontro sarebbe avvenuto solo la settimana scorsa). Degli esiti degli incontri, non si sa ancora nulla e si resta in attesa di risposte.



“A questo punto – continua Salvo Scifo –  sorge spontanea una domanda: perché non ha mai compiuto un atto forte e simbolico, consegnando quella fascia al prefetto, a dimostrazione dell’incapacità o impossibilità di gestire questa situazione? Come può una generazione giovane e ambiziosa rimanere in una città che cade nell’abisso, senza avere sicurezza di nulla? Specialmente se si pensa di intraprendere un’attività commerciale. Poi ci chiediamo perché i giovani vanno via. Io per primo ho preferito cambiare città piuttosto che assistere impotente a questo declino inesorabile. Rosolini merita di meglio, ma serve coraggio, azioni decise e la volontà di cambiare. Altrimenti, questa cittadina rischia di perdere non solo la sua sicurezza, ma anche la sua anima”.

Riflessioni, di giovani rosolinesi, che lasciano l’amaro in bocca e un senso di impotenza.

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