“A 110 anni dalla nascita di Salvatore Cultrera…”, il ricordo del figlio Franco
“A centodieci anni dalla sua nascita voglio ricordare mio padre così…” – è quanto scrive Franco Cultrera, che ricorda il padre, che fu sindaco di Rosolini, il cui ricordo è rimasto ancora caro ai rosolinesi che hanno intitolato a suo nome la villetta Cultrera, appunto, conosciuta anche come “la villetta degli innamorati”.
“Sono passati quasi settant’anni e l’avv. Salvatore Cultrera, sindaco di Rosolini dal 1952 al 1962 rimane ancora vivo nei ricordi di quanti lo hanno conosciuto. È difficile per le attuali generazioni immaginare le condizioni di vivibilità a Rosolini nell’immediato dopoguerra. Solo chi è stato in qualche regione del mondo dove si vive ancora in carenza dei più elementari bisogni, può farsi un’idea delle condizioni in cui si viveva allora nei paesi poveri, come il nostro.
In quel tempo l’amministrazione pro tempore pensava solamente a gestire l’esistente senza avere alcun interesse a far progredire la cittadina, anche perché non vi erano risorse economiche a disposizione.
Nel 1952 avvenne qualcosa di straordinario: i cittadini di Rosolini credettero da subito nelle capacità e nella competenza dell’Avv. Cultrera, tant’è che lo acclamarono a furor di popolo Sindaco per tre consiliature. Collaborato da persone umili, oneste e laboriose e con l’aiuto fondamentale dell’allora parroco Mingo, elevato dopo pochi anni ad Arcivescovo di Monreale, l’Avv. Cultrera riuscendo a procurare le risorse economiche necessarie, cominciò a dotare Rosolini di una rete di distribuzione di acqua (da allora non è mai stata ammodernata, sic!), di una rete di fognature, di quartieri di abitazione (vedi Sacro Cuore), dando ai suoi concittadini quei servizi che rendevano civile il paese. Ma bisognava anche, e soprattutto, ricucire il tessuto sociale, ristabilire la giustizia sociale, ricreare nei cittadini la voglia di vivere, di stare insieme, la voglia di solidarizzare, esigenze fortemente sentite.
Con la lungimiranza che ancora gli si riconosce, favorì, col contributo del Comune, la formazione di una squadra di calcio, allora vanto fra le altre dei paesi limitrofi.
Ma le opere che rimangono ancor’oggi a ricordo di una Politica onesta e disinteressata, furono la “passeggiata” (come veniva chiamata allora) a valle del paese e la villetta comunale; opere che testimoniano la passione e la volontà di spendersi per la propria cittadina di uomini dalla tempra forte e soprattutto fiduciosi nella capacità e nelle competenze dell’avvocato Cultrera. Proprio la villetta comunale, chiamata da allora la “villetta degli innamorati” divenne luogo di incontro, serate da ballo, di socializzazione, luogo ricco di alberi a fusto, fiori, aiuole ben curate, perfino due voliere con cocoriti e tortorelle, una vasca fontana a forma di Sicilia, ricca di pesci rossi, spazi in ordine e puliti da “giardinieri”, felici di partecipare come tutti alla rinascita di Rosolini.
Ecco perché da qualche anno il Consiglio Comunale ha deciso di intitolare tale opera a questo suo Sindaco che tanto si profuse per la sua cittadina.
Oggi, purtroppo la Villetta Cultrera, versa in uno stato di abbandono: il selciato dei vialetti è sollevato dalle radici degli alberi, la manutenzione ordinaria dei cespugli, degli arbusti, degli alberi non viene regolarmente eseguita, l’area destinata ai bambini è occupata da attrezzature carenti sia nell’aspetto estetico che nell’adeguamento alle norme di sicurezza per i piccoli.
Tutto ciò rattrista chiunque conservi il ricordo della Villetta Cultrera nei suoi anni migliori. Ma rattrista pure le attuali generazioni che vedono questo luogo come uno spazio di degrado in cui i malintenzionati approfittano della mancanza di illuminazione del luogo per svolgere le proprie attività illecite, al riparo da sguardi indiscreti.
Non mi rimane che sperare che quest’opera, realizzata con tanta passione civica, venga rivalorizzata a ricordo dell’attività politica di persone, uomini e donne, che sotto la guida dell’avv. Cultrera, si spesero, disinteressatamente, a favore di tutti i Cittadini di Rosolini.
Ciao Papà, assistici sempre.
Franco Cultrera