Vigneti e Cantina “Terre di Noto”, una scommessa iniziata alla fine degli anni ‘80, oggi solida realtà vitivinicola
Nata quasi per gioco nel 1989, oggi è una delle aziende leader del settore vitivinicolo del sud est della Sicilia. È questa la favola della cantina a conduzione familiare “Terre di Noto”, un’azienda in continua espansione, creata dal sogno dell’enologo Antonino Di Marco. Arrivato in zona nel 1983 da Marsala con un notevole bagaglio di esperienza, si è subito innamorato del territorio ma soprattutto della rosolinese Grazia Lorefice, diventata presto sua moglie. Assieme, a poco a poco, anno dopo anno, hanno iniziato a piantare le prime vigne, a far crescere l’azienda, a trovare il tempo da dedicare ad un lavoro che di tempo ne richiedeva sempre di più. Dai primi 8 ettari acquistati “quasi per gioco” nel 1989, oggi l’azienda si estende per circa 35 ettari e dal 2008 produce ben sette tipi diversi di vini: dall’Inzolia al Grillo, dal Rosato Nero d’Avola al Nero d’Avola DOP, dallo Chardonnay al Moscato di Noto Passito. Grande attenzione, quindi, per i vitigni autoctoni e sguardo attento verso i più importanti vitigni internazionali: Syrah,Cabernet, Merlot. Ai vini, attività prevalente, affiancano la produzione di una piccola quantità di olio extra vergine d’oliva “Burgjo” dato dalle oltre 1000 piante che circondano i loro vigneti.
Adesso, coadiuvati dai figli e da uno staff serio e preparato, hanno tanta voglia di far conoscere il frutto del loro lavoro… anche se già in tanti hanno potuto apprezzare i loro prodotti.
A raccontarci “Terre di Noto” sono proprio loro: i protagonisti di questa bella avventura oggi concretizzata grazie al coraggio e alla tenacia di chi ha seguito con perseveranza la strada giusta per valorizzare al meglio due fra i prodotti d’eccellenza del territorio che ci invidiano un tutto il mondo.
Ferdinando Perricone
Gli anni 80 sono stati un periodo difficile per la viticoltura pachinese e netina, tuttavia è stato forse un periodo necessario per la rinascita di un territorio dal grande potenziale ancora oggi non totalmente espresso ma ormai verso la retta via.
I nostri vigneti nascono nel 1989 in contrada Burgio, a pochi passi da Pachino e ai confini del vasto territorio di Noto.
All’epoca il Nero d’Avola, oggi prodotto D.O.P. d’eccellenza, veniva usato come vino da taglio e spedito in grandi masse per arricchire altri vini che oggi devono in parte la loro fama al nostro possente rosso.
L’uva era matura ma i tempi no! La qualità ha sempre fatto parte del nostro territorio, mancava solo lo sviluppo tecnologico e le giuste competenze.
Oggi la nostra azienda si estende su 35 ettari vitati, dove si punta sul continuo sviluppo del Nero d’Avola e di un altro importantissimo vitigno autoctono, il Moscato di Noto.
Fra gli autoctoni siciliani protagonisti vi sono anche il Grillo e l’Insolia, che abbiamo voluto continuare a coltivare nei terreni di famiglia nel comune di Petrosino – Marsala, da cui hanno origine, per rispettarne le peculiarità e conservarne le caratteristiche.
Per arricchire ulteriormente la nostra gamma di prodotti, coltiviamo anche diverse varietà internazionali, fra le quali spicca lo Chardonnay, che ha trovato in questo territorio un ottimo adattamento pedoclimatico, in grado di consentirne la massima espressione in termini di profumi e struttura.
La nostra azienda si è evoluta e continua ad evolversi all’insegna del progresso tecnologico nel rispetto dell’ambiente.
Per questo motivo abbiamo orientato le nostre scelte verso due cambiamenti importanti e sostanziali: già da un anno, abbiamo iniziato la conversione per il biologico dopo aver sperimentato, per alcune campagne agrarie, la compatibilità di questo metodo con il nostro clima, essendo questa zona particolarmente secca e calda risulta essere fra le più idonee; abbiamo installato un impianto fotovoltaico, che ci permette di far funzionare ad energia solare tutte le attrezzature esistenti in cantina, contribuendo alla riduzione di CO2; abbiamo ottenuto la certificazione di Azienda a Km. 0, poiché utilizziamo risorse, materiali e servizi della nostra regione, anche questo nell’ottica di ridurre l’inquinamento ambientale, limitando i trasporti. I primi anni sono stati dedicati alla produzione di uve di qualità, ma l’obiettivo finale è stato da sempre chiudere la filiera, così dalla vendemmia 2010 siamo autonomi dalla vite alla bottiglia finita.
Abbiamo iniziato la commercializzazione dei nostri vini con un piccolo punto vendita che abbiamo sempre chiamato “provvisorio”, ma che è servito a far conoscere noi e nostri prodotti nel territorio e grazie al flusso turistico nei periodi estivi, anche in molte regioni d’Italia. Il nostro lavoro è stato incoraggiato dai nostri clienti che, grazie al semplice passaparola, hanno determinato un lento e continuo incremento delle nostre vendite. A tutti un nostro sentito grazie.
L’ultimo passo è stata la costruzione di una struttura adibita a punto vendita aziendale, bottaia per l’affinamento dei vini in botti da 1000 litri, uffici commerciali e una grande sala per degustazioni ed eventi con vista panoramica sui vigneti, in via di completamento.
La nostra gamma di vino imbottigliato è composta da 7 etichette e altre nuove di prossima presentazione.
Le uve da cui proviene il vino destinato alle bottiglie vengono scelte con dei rigorosi controlli in campo al fine di individuare quelle di migliore qualità.
Il resto delle uve viene destinato invece alla produzione di vini sfusi da consumare in tempi brevi e per il confezionamento di bag in box.
Noi pensiamo che una spinta verso la crescita di un territorio è data dalla promozione del territorio stesso, dalla conoscenza di tutto ciò che di bello in esso c’è, dal paesaggio al patrimonio artistico e culturale, dalla capacità di accogliere fino alla presentazione delle eccellenze gastronomiche che rendono unica la nostra terra.
Da qui il nostro impegno in ambito enoturistico, nel quale operiamo offrendo possibilità di visite guidate in azienda, con descrizione dei processi produttivi e degustazioni dei vini accompagnati da altri eccellenti prodotti tipici del territorio.
Questo a tutt’oggi, domani chissà, altre idee non mancheranno per arricchire le nostre proposte e per offrire ai nostri clienti tutta l’accoglienza che la nostra terra è in grado di dare.
Ludovico Di Marco