Fiamme nella notte a Rosolini: preso di mira un giovane bracciante agricolo
Una scatola intera di “diavolina” per incendiare l’auto di un bracciante agricolo. Un intento che però è riuscito solo a metà in quanto il rogo è stato per fortuna spento in tempo.
Tornano le “fiamme” nella notte a Rosolini e questa volta l’atto criminoso si è verificato in via Giotto, in pieno centro in città, ai danni di un bracciante agricolo, G.V., 33 anni. L’incendio sarebbe stato appiccato nella notte tra giovedì e venerdì scorsa, verso l’1,30. Per dare fuoco alla Fiat “Punto”, ignoti individui avrebbero appoggiato nella ruota posteriore destra un’intera scatola di diavolina comunemente utilizzata per accendere i caminetti. L’intento era chiaro: non “fallire” e distruggere il mezzo.
Ad accorgersi subito delle fiamme sarebbe stato lo stesso bracciante agricolo svegliatosi di soprassalto. Uscito per strada ha notato il principio d’incendio nella parte posteriore spegnendolo prontamente con un secchio pieno d’acqua. Non è stato necessario avvertire i vigili del fuoco del distaccamento di Noto. Dopo la prima secchiata, infatti, il mezzo è stato più volte bagnato evitando che le fiamme si ripresentassero.
Il danno, anche se marginale, è stato comunque fatto. Il valore commerciale dell’auto, circa 1500 euro, non rende opportuno riparare il mezzo che è destinato ad essere demolito in quanto i danni causati ammonterebbero, da una prima stima, ad oltre 1.200 euro.
Al bracciante agricolo non è rimasto altro che presentare una circostanziata denuncia alla locale stazione dei Carabinieri. Non si esclude nessuna pista anche quella legata a questioni “sentimentali”.