
“In memoria di Piero Assenza”, Giovanni Giuca ricorda “l’amico e il fratello che mancherà tantissimo”
Il ricordo dell’avvocato Giovanni Giuca, “amico, fratello e compagno di tante avventure” di Pietro Assenza, ex consigliere comunale, uomo e professionista stimato, venuto a mancare il 19 aprile scorso, all’età di 58 anni. I funerali si terranno oggi, martedì 22 aprile alle ore 16, nella chiesa di Santa Caterina
Nella foto in evidenza Pietro Assenza con la famiglia, ricordo di un aneddoto raccontato da Giovanni Giuca nel testo a seguire.
In memoria di Piero
di Giovanni Giuca
12 Gennaio – 19 Aprile 2025. Inizia e finisce, il breve calvario di Piero. Un amico, un fratello, un compagno di tante avventure.
Scrivo perché la vita ci ha voluti legati come famiglie: vicini di casa, compagni di giochi, quando al campetto di calcio, ci dividevamo in due squadre, e noi più grandi, facevamo da chioccia a quelli più piccoli.
È un legame profondo che inizia col rapporto personale e politico con il padre, Raffaele, prosegue con il fratello Corrado e con Piero. Un legame che da amicale diventa politico e non viceversa. Per questo è speciale, profondo, rispettoso e condiviso, anche nei momenti di difficoltà che abbiamo attraversato come comunità politica, nel rapporto con la città.
La sua scomparsa ci lascia basiti, sconvolti, piangenti.
Troppe morti per tumore; tante famiglie colpite irreversibilmente e la scienza che, pur facendo progressi, non è ancora riuscita a trovare una terapia efficace. Piero non è stato mai un ragazzo degli eccessi: non ha mai fumato, non ha mai ecceduto in nulla, eppure è lì, vittima di un tumore aggressivo che lo ha strappato ai suoi affetti, familiari e amicali, nello spazio di un mattino. È stata una persona che ha vissuto intensamente la sua vita familiare, politica, comunitaria, all’interno della Parrocchia di Santa Caterina: la nostra parrocchia.
Mi piace ricordarlo, raccontando un aneddoto.
Nelle diverse vacanze di gruppo, che abbiamo fatto sulla neve, un giorno a Livigno mi dice: Giovanni, dobbiamo fare la prova a scendere su una pista nera! Io fui possibilista. Organizzammo una piccola spedizione di 5 o 6 persone. Quando arrivammo in cima, trovammo una pista ripidissima e neve ghiacciata. Ci guardammo negli occhi e avevamo tutti il volto cereo dallo spavento: non potevamo più tornare indietro!
Ci facemmo coraggio, curve ampie e forza muscolare nel dominare gli sci. Una volta a valle, con Piero ci siamo detti: mai più, ci accontentiamo delle piste che sappiamo fare e ci fanno divertire!
Ecco, la consapevolezza di doversi fermare davanti al pericolo e non azzardare sempre, quando sai che può accadere il peggio.
«Goditi il panico che ti guida verso il futuro che ti aspetta».
Possiamo dire che le cose più belle, Piero, come tanti di noi, le ha realizzate nella sua famiglia, nella comunità parrocchiale, nella comunità politica di appartenenza, Alleanza Democratica, prima e, poi, il Partito Democratico.
«Non lasciare che la vita passi senza aver vissuto».
Le due citazioni di Walt Whitman (nella bellissima poesia Carpe Diem), che si attagliano profondamente alla vita di Piero, costituiscono, nel momento del massimo dolore, per la sua perdita, una luce di speranza per Melina, Fabio, Daniele, Corrado, Letizia e l’intera famiglia Assenza.
Siamo sicuri che la sua vita semplice e rigorosa costituisce un esempio da emulare, avendo la consapevolezza che, su questa terra, siamo tutti di passaggio. Non serve avvilirsi, ma sorridere di più, perché la vita è breve e, in un attimo, potrebbe accadere di non averla più. Questo monito può essere esteso al mondo; se i popoli lo facessero proprio, vivremmo tutti in pace.
Un addio di speranza, pace, benessere e attenzione alle cose piccole che fanno grande un uomo come Piero.
Ci mancherà tanto, ma il suo esempio resterà sempre scolpito nella memoria di tutti noi che gli abbiamo voluto un gran bene.
Rosolini, lì 22.04.2025
Giovanni Giuca