L’ Archeoclub Rosolini festeggia i suoi 37 anni e presenta una proposta di “Turismo Serio”
La Proposta formale del progetto, presentata in occasione di una conferenza per i 37 anni di Archeoclub, è stata indirizzata al sindaco Giovanni Spadola e all’Onorevole Riccardo Gennuso, e sottoscritta da parte dei presidenti di ben nove associazioni: Archeoclub, Fidapa, Pro Loco, Uni Tre, Libere Armonie, Cultura e Dintorni, Club Famiglie, Lions, Centro Cultura Poesia e Arte. Spadola: “Massima disponibilità per il progetto”
“L’area Iblea e Malta nella preistoria: diversità e interconnessioni”, è questo il titolo della conferenza che si è tenuta nel pomeriggio di giovedì 19 dicembre presso la sala comunale Pietro Cartia, in occasione del 37° anniversario della fondazione dell’Archeoclub di Rosolini. La conferenza ha visto la partecipazione della fondatrice di Archeoclub Rosolini, la professoressa Giuseppina Milceri, di Lorenzo Guzzardi, Archeologo e Ispettore onorario per i beni archeologici della provincia di Siracusa, di Salvatore Pippo Cosentino, Coordinatore Regionale Archeoclub Italia e di Enzo Piazzese, Presidente dell’Archeoclub di Ragusa. Presenti il sindaco Giovanni Spadola e il presidente del consiglio Corrado Sortino, assente invece l’Onorevole Riccardo Gennuso, trattenuto a Palermo da impegni istituzionali.
«Trentasette anni fa abbiamo iniziato un’avventura culturale che ci ha coinvolti in prima persona e nello stesso tempo ci ha spinti verso un percorso nuovo che a Rosolini mancava», le parole con cui ha esordito la professoressa Milceri, sottolineando che prima della fondazione di Archeoclub Rosolini, le ricerche del dottore Giovanni Savarino, appassionato studioso e ricercatore di storia locale, non erano mai state divulgate a un pubblico vasto. È necessario che i rosolinesi prendano coscienza del nostro patrimonio culturale, archeologico, naturalistico, storico», ha continuato la professoressa Milceri, che da sempre ha sensibilizzato i suoi alunni alla conoscenza del territorio rosolinese e limitrofo.
La professoressa ha spiegato che l’Archeoclub di Rosolini, sin dalla sua nascita, ha rappresentato una «presenza continua e costante nel trasmettere ai cittadini e a tutte le amministrazioni la consapevolezza della ricchezza del patrimonio esistente nella nostra città», ciò è testimoniato dalle diverse iniziative proposte dall’Archeoclub e attuate nel corso degli anni: avvio nelle scuole dello studio del territorio (ormai entrato appieno nel programma dei docenti), la proposta, risalente al 1990, di far diventare Cava Lazzaro parco archeologico e naturalistico, le Giornate dei Beni Culturali e Ambientali nel borgo feudale con il coinvolgimento delle varie scuole, la stampa di dieci soggetti di cartoline, le celebrazioni con annullo postale della fondazione di Rosolini, la pubblicazione della guida turistica “Rosolini: una città da scoprire insieme”, l’opera storica “Rosolini un secolo di storia: 1712-1812”, l’ideazione nel 2001 del Palio del grano con corteo storico, finalizzato alla divulgazione della storia delle origini di Rosolini, l’Arte dei Madonnari, il Carato d’oro del Grano, assegnato a personalità illustri rosolinesi, il corso per la formazione delle guide turistiche, numerosi convegni incentrati sul turismo, numerose mostre come quella su Biagio Poidimani. Un discorso a sé merita l’allestimento del Museo Etnografico, inaugurato durante l’amministrazione Savarino, dedicato a Giovanni Savarino, storico e Presidente onorario dell’Archeoclub, «infaticabile fino alla morte», parole di stima e commosse quelle della professoressa Milceri.
A trentasette anni dalla fondazione di Archeoclub, i traguardi raggiunti sono molti e significativi, ma altrettanto numerosi sono i nuovi obiettivi che l’associazione si prefigge di raggiungere, per non vanificare gli sforzi precedenti e per dare alla nostra città lo slancio e la visibilità che merita. Motivo per cui è stata avanzata la proposta del progetto “Turismo serio”, un progetto che crede fermamente nell’idea di poter ancora fare turismo a Rosolini. Il progetto prevede la fruizione della Basilica ipogeica rupestre datata tra il IV e il V secolo d.C., luogo che simbolicamente rappresenta la nascita di Rosolini, la Necropoli di Cava Lazzaro risalente all’antica Età del Bronzo (siti entrambi con vincolo diretto) e il Carrubo millenario di contrada Favarotta. L’attuazione del progetto “Turismo serio”, che richiede l’aiuto fattivo dell’Amministrazione comunale e della Regione Sicilia, può fare in modo che Rosolini raggiunga una crescita economica notevole, attraverso la valorizzazione del patrimonio archeologico, naturalistico, storico e culturale in senso lato, che essa possiede. La Proposta formale del progetto, indirizzata al sindaco Spadola e all’Onorevole Gennuso, è stata sottoscritta da parte dei presidenti di ben nove associazioni: Archeoclub, Fidapa, Pro Loco, Uni Tre, Libere Armonie, Cultura e Dintorni, Club Famiglie, Lions, Centro Cultura Poesia e Arte. Le autorità politiche con la loro collaborazione, hanno la possibilità di fare in modo che i siti sopracitati, entrino a far parte del circolo turistico del sud-est siculo. Di fondamentale importanza nella realizzazione del progetto, sarà il lavoro dell’archeologo dott. Lorenzo Guzzardi, come coordinatore del gruppo di studiosi che si occuperanno del progetto, qualora quest’ultimo venga attuato.
L’intervento della professoressa Milceri è stato seguito dalle parole dell’ispettore onorario per i beni archeologici della provincia di Siracusa, Salvatore Pippo Cosentino, il quale ha riportato l’esempio della città di Lentini. A Lentini, infatti, è stato possibile valorizzare i mosaici presenti all’interno della chiesa del Crocifisso, mosaici peraltro definiti tra i più belli della Sicilia. «I ragazzi siciliani, rosolinesi in questo caso, hanno una fortuna enorme: oltre alla storia della civiltà Assiro-Babilonese, possono studiare ciò che li circonda, toccandolo con mano, come si suol dire», ha aggiunto Cosentino.
La seconda parte della conferenza ha avuto per oggetto la spiegazione di quelli che sono statati i rapporti tra Malta e la Sicilia sud-orientale durante l’Età del bronzo (3300-1200 a.C. circa), brillantemente illustrati dal dott. Guizzardi e testimoniati dai ritrovamenti archeologici. Sorprendente l’esempio di Castelluccio, la cui “Tomba dei pilastri”, ci rimanda all’architettura maltese con i suoi frontoni monumentalizzati. Interessante anche il portello della suddetta tomba, recante decorazioni legate alla sfera sessuale, presenti anche nei portelli delle tombe maltesi.
«Definita da Paolo Orsi come la tomba del principe», ha spiegato Guizzardi, riferendosi alla tomba di Cava Lazzaro, una tomba di straordinario interesse storico e archeologico, e recante, anche quest’ultima, delle decorazioni legate alla sfera sessuale, le quali probabilmente rimandavano all’antitetico, ma indissolubile legame esistente tra la vita e la morte. «Nel momento in cui i Greci colonizzarono la Sicilia sud-orientale, i rapporti con Malta si interruppero, ma continuarono con la parte occidentale della Sicilia», riportando le parole finali dell’excursus storico-archeologico di Guizzardi.
È stato l’archeologo ragusano Enzo Piazzese a chiudere la conferenza, proponendo una riflessione suscitata dalla visione di una statuetta femminile seminuda di provenienza maltese, mostrata precedentemente dal dottore Guzzardi. «L’antica civiltà che sorgeva a Malta nella preistoria era una civiltà matriarcale, il ruolo della donna era fondamentale sia all’interno che all’esterno delle mura di casa», ha aggiunto Piazzese, facendo sì che i convenuti fossero portati a riflettere su come sia cambiato il ruolo della donna nel tempo e su quale sia il suo ruolo oggi, periodo storico in cui sempre più si parla di diritti delle donne, spesso e purtroppo, a causa degli spiacevoli fatti di cronaca.
Il sindaco Giovanni Spadola, il presidente del consiglio Sortino e indirettamente anche l’Onorevole Gennuso (di cui le sopracitate autorità politiche ne hanno fatto le veci), hanno dimostrato massima disponibilità verso l’attuazione del progetto Turismo serio. Il sindaco, in particolare, ha fatto riferimento anche all’importanza di incentivare il turismo religioso, dato che Rosolini ospita il Santuario del Sacro Cuore di Gesù, meta di tantissimi fedeli provenienti da tutta la Sicilia.
Rosolini ha bisogno di cultura, linfa vitale per i giovani, possiede del potenziale che merita di essere conosciuto e apprezzato. Non è vero che con la cultura non si vive: con la cultura vive l’economia di una città, la sua storia e la sua bellezza. «La bellezza salverà il modo» scriveva Dostoevskij, e riallacciandoci proprio a lui, diciamo a gran voce che Rosolini ha bisogno di essere salvata dalla bellezza che la sua storia e la natura le hanno donato.
Giovanna Errante