Contatore ancora intestato alla Prefettura, una parte della città rimane al buio
Un’area pubblica della città di Rosolini è al momento al buio a causa di problemi di voltura di un contatore dell’elettricità pubblica situato nei pressi della struttura tensostatica di contrada Granati Nuovi.
La Prefettura aveva utilizzato la struttura nel corso dell’emergenza migranti, ma ad inizio del 2024 aveva lasciato il luogo ritenuto poco idoneo per l’ospitalità. Nonostante ciò, non si è provveduto a cambiare l’intestazione del contatore e la Prefettura ha continuato a ricevere le bollette della luce pur comunicando al Comune di Rosolini, tramite PEC, di provvedere al cambio dell’intestazione del contatore.
La problematica, però, si è palesata a causa del cambio di gestione della fornitura di energia elettrica. Il Comune di Rosolini, infatti, per uscire dalla salvaguardia, ha cambiato gestore e tutti gli impianti sono stati trasferiti alla nuova gestione ad eccezione di quello della tensostruttura, dove la Prefettura risultava ancora intestataria.
Di conseguenza si è provveduto a tagliare i cavi e la zona circostante il tensostatico è rimasta senza luce. Le squadre sportive che si allenavano nella struttura hanno dovuto trovare altri luoghi per le loro sessioni di allenamento.
Rimasta al buio anche parte della via Paolo Orsi, della rotatoria gestita dall’associazione “Città Verde” e di via delle Libertà.
Nel corso del 2024, la Prefettura ha inviato le fatture al Comune di Rosolini, chiedendo contestualmente di predisporre la voltura, un cambio che avrebbe permesse al Comune un passaggio “indolore” una volta effettuato il cambio di gestore. Adesso, invece, sarà necessario predisporre un nuovo contratto che terrà conto della morosità accumulata.
“Stiamo lavorando per ripristinare la situazione -dice l’assessore Giannone-, con la speranza di risolvere il problema nelle prossime ore. Mi faccio portavoce dell’amministrazione scusandoci per il prolungarsi del disagio. La causa principale è un “problema di sistema” derivante dal passaggio al un nuovo fornitore, che ha permesso al Comune di uscire dalla salvaguardia”.