Rosina Collemi: “La mia firma alla mozione non deve essere interpretata come un atto di divisione”

Rosina Collemi: “La mia firma alla mozione non deve essere interpretata come un atto di divisione”

La consigliera Rosina Collemi, tirata in ballo questa mattina dai due gruppi politici che compongono la maggioranza del consiglio comunale, Giovani Rosolinesi e Rosolini al Centro, interviene dopo essere stata accusata di agire per “desiderio di poltrona” e di essere “assente” alle sedute consiliari.

La consigliera Collemi, rimasta l’unica del gruppo “Insieme per Rosolini” aveva rivendicato nei giorni scorsi “pari dignità” tra le tre forze che compongono la maggioranza senza però ricevere nessuna risposta. Domenica la decisione di firmare con l’opposizione la mozione di sfiducia al presidente del consiglio comunale Corrado Sortino che ha portato alla reazione di Giovani Rosolinesi e Rosolini al Centro con la nota che abbiamo pubblicato questa mattina.

“In merito all’articolo di stamani -afferma Rosina Collemi-, desidero fornire alcune precisazioni fondamentali. Innanzitutto, riconosco come pienamente legittima la scelta dei colleghi di maggioranza di formare un nuovo gruppo consiliare. L’onere di spiegare le motivazioni di tale scelta appartiene esclusivamente a loro, e rispetto profondamente le posizioni di tutti. La firma che ho apposto al documento, inoltre, non va interpretata come un atto di divisione, ma come un contributo a un confronto democratico e trasparente. Firmando, ho permesso che la mozione approdasse in aula, consapevole che il dibattito debba svolgersi nell’unica sede opportuna: l’aula consiliare. In questo modo, ho voluto garantire uno spazio di dialogo libero da condizionamenti, dove ogni opinione possa essere espressa in piena trasparenza”.

Per la Collemi “è essenziale ribadire che la forza di una maggioranza compatta non si basa esclusivamente sull’appartenenza formale a un gruppo, ma sul rispetto e sulla dignità riconosciuti a tutte le sue componenti. Purtroppo, il Sindaco ha scelto di non riconoscere il ruolo e la rappresentanza della terza componente della maggioranza, venendo così meno al principio fondamentale di una partecipazione inclusiva e rispettosa. Rispetto alle osservazioni sulle presunte assenze, propongo che si pubblichi l’elenco completo dei consigli comunali dal mio insediamento, specificando quante assenze ho registrato io e quante altri consiglieri”.

E poi conclude: “A chiunque pensi che io agisca per il desiderio di “poltrone”, rispondo con fermezza che si sbaglia. Il mio unico interesse è la città e il benessere dei cittadini, e non certo posizioni di potere personali. Il mio impegno è, e rimane, interamente rivolto al bene della comunità e alla costruzione di un’amministrazione coesa, basata su valori di rispetto e rappresentanza per tutti”.

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