Il Partito Democratico pronto ad “una aggregazione civica trasversale per il futuro di Rosolini”
“Una serata di convivialità, ma non solo questo. L’intento è soprattutto quello di uscire dalle nostre case, incontrarci, confrontarci sulle idee, e ripartire con forza insieme. Perché? Perché non per forza a Rosolini le cose devono andare in questo modo”.
È stato l’esordio del discorso del segretario del Partito Democratico, Tonino Basile, nel corso della serata “Pizza Democratica” che si è tenuta ieri sera al Binario 1. Un modo di “rincontrarsi”, ma soprattutto un nuovo punto di inizio in cui il Partito Democratico, come dichiara Basile, “sceglie di farsi promotore di una grande aggregazione civica e trasversale per il futuro della città, per superare gli steccati storici, dare risposte e tracciare una prospettiva futura”.
E questa ripartenza del partito politico si è “inaugurata” proprio ieri sera. “Ma l’intento – ha precisato Basile – non è quello di rinvigorire il Partito Democratico; questa è poca cosa. L’intento è rinvigorire la certezza che insieme possiamo cambiare il volto di Rosolini”. Il suo messaggio è stato rivolto a quasi 80 persone presenti alla serata tra cittadini e associazioni, che per Basile è “quella parte di una comunità ancora più ampia che si deve candidare ad essere la classe dirigente di Rosolini. In questi anni – ha continuato Basile – ci è sembrato quasi di essere una minoranza, di essere in pochi a pensare che le regole vanno rispettate o che la corsa di cavalli clandestina non va fatta o che le gare d’appalto vanno fatte in un certo modo. Ma 80 persone siamo qui presenti stasera e se non ci crediamo noi che le cose possono cambiare non ci può credere nessuno. Torniamo a spenderci insieme per il futuro della nostra città. Contaminiamoci con le idee”.
E con aggregazione “trasversale” il Pd è pronto, per “cambiare Rosolini anche rinunciando al simbolo”. La chiamata, insomma, alla sola affinità di idee e valori per “dare vita – ha concluso Basile – a una coalizione di ampio respiro, casa comune di persone animate da buona volontà e che vogliono immaginare un futuro possibile”
E tra gli interventi di alcuni presenti, che hanno toccato anche temi quali la sanità, c’è stato quello del consigliere comunale Piergiorgio Gerratana. “Tutti noi abbiamo l’abitudine di non fermarci all’appuntamento elettorale, continuando a confrontarci sulle proposte da portare in consiglio comunale. Spesso ci siamo sentiti in solitudine rispetto ad alcuni principi da difendere e rispetto al modo di interpretare la politica che si vive oggi a Rosolini. Noi dobbiamo essere portatori di un’idea felice di confronto e della città. Io – ha continuato- non provo nessuna antipatia per gli attuali amministratori. Anzi, li ringrazio, perché stanno insegnando alla città tutto ciò che non deve essere un amministratore. Mi rincuora sapere che siamo ancora in tanti ad indignarci rispetto a questo modo di amministrare”.
Il suo riferimento a quella che ritiene “una mancata attenzione nei confronti di chi sta un passo indietro”, come i disabili, e il tema Asacom, “trattato in modo marginale e superficiale”, o ancora all’uso dei fondi PNRR “solo su infrastrutture, con la presentazione di un piano triennale per le opere pubbliche che era già pronto, senza alcuna nuova opportunità per il territorio”, e ancora tutti i servizi sociali o l’organizzazione dell’offerta scolastica. “Dobbiamo attuare una grande opera di liberazione rispetto a questo agire politico. Nei tre anni di amministrazione Spadola cosa è stato fatto? Il paese è più pulito, posso essere d’accordo. Ma tutto il resto?”.
“Incarniamo – ha concluso – tutta la nostra indignazione e tutta la nostra ribellione rispetto alle cose che non vanno, incanalandole in una proposta politica precisa perché siamo noi che abitiamo la nostra città. Mettiamo insieme le nostre intelligenze, voltiamo pagina e scriviamone una diversa”.
