Il segretario del Comune: “La mozione di sfiducia deve essere presentata da 7 consiglieri e non da 6”

Il segretario del Comune: “La mozione di sfiducia deve essere presentata da 7 consiglieri e non da 6”

La mozione di sfiducia contro il Presidente del Consiglio Comunale di Rosolini, Corrado Sortino, presentata dai consiglieri di opposizione Piergiorgio Gerratana, Carmelo Modica, Rosario Cavallo, Tino Di Rosolini, Giuseppe Guastella e Maria Concetta Iemmolo, è stata dichiarata improcedibile per carenza nel numero di sottoscrittori.

A rispondere ai 6 consiglieri comunale è direttamente il segretario generale del Comune di Rosolini, dott. Giuseppe Benfatto, che cita l’articolo 13, comma 6, dello statuto comunale che prevede come “la mozione di revoca motivata, deve essere sottoscritta dai 2/5 dei consiglieri assegnati”.

Nel caso in questione, la mozione è stata sottoscritta da 6 consiglieri su 16, “numero insufficiente -scrive Benfatto- per raggiungere i 2/5 richiesti, ovvero almeno 7 sottoscrittori (16/5 + 2= 6,4, arrotondato a 7). La mozione deve essere considerata tecnicamente improcedibile per carenza nel numero dei sottoscrittori.

“In materia di arrotondamento -scrive ancora Benfatto-, delle cifre decimali si rimanda all’autorevole orientamento del Consiglio di Strato, espresso con il parere del 27 gennaio 2021, secondo cui in ordine di arrotondamento delle cifre decimali “dovrebbe applicarsi sempre l’arrotondamento all’unità superiore, in quanto l’esito con decimali dell’operazione… deve soddisfare sempre il requisito minimo proposto dalla disposizione…”.

Di conseguenza, la mozione di sfiducia non potrà essere discussa in Consiglio Comunale, a meno che non venga ripresentata con il numero sufficiente di sottoscrittori richiesti.

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